>> Debutto del novello Korinto a Vaglio Serra

Dal 6 novembre in Italia si possono stappare le bottiglie di vino novello, con quasi due settimane di anticipo rispetto al concorrente Beaujolais nouveau francese. E’ infatti autorizzata la commercializzazione del primo vino dell’annata 2010.

Il prodotto messo in vendita in negozi, ristoranti, enoteche, winebar e vinerie deve essere consumato entro i prossimi sei mesi, perché questo primo vino dell’annata ad essere imbottigliato mantenga inalterate le proprie caratteristiche.

Vedrà il debutto ufficiale alla Fiera delle Scorte di San Martino, domenica 14 novembre, a Vaglio Serra, il novello Korinto, un vino di alta qualità già pronto nei primi mesi dell’anno (posto in vendita a 3,90 euro alla bottiglia, inferiore alla media di prezzo del vino novello in provincia di Asti, secondo Coldiretti, sui 5 euro).

Il Korinto (blend di Barbera, Merlot e Dolcetto) è vinificato dalla Viticoltori Associati di Vinchio e Vaglio Serra dalla vendemmia 2005 con crescente successo, secondo la tradizionale tecnica mista della macerazione carbonica delle uve e della fermentazione tradizionale.

E’ il primo vino prodotto ( in seimila bottiglie) con le uve del 2010, rivelatosi un anno sicuramente positivo per la viticoltura del sud Astigiano anche se non si sono raggiunte le punte di assoluta eccellenza che in questa zona sono piuttosto frequenti.

Per questo motivo la Cantina di Vinchio e Vaglio Serra ha selezionato nella vendemmia 2010 soltanto un modestissimo quantitativo di Barbera d’Asti “Vigne vecchie”, uno dei suoi due celebri Superbarbera (l’altro è il “Sei vigne Insynthesis”), da sempre in possesso di caratteristiche organolettiche di altissimo livello che la produzione dell’annata non era in grado di garantire.

La piccola quantità di “Vigne vecchie” verrà utilizzata esclusivamente per la produzione della speciale tipologia “Vigne vecchie 50” (quella utilizzata in occasione del cinquantenario della Cantina), affinata per brevissimo tempo in botte grande, invece dei tradizionali 12 mesi in barriques.

Una decisione – annunciata la scorsa settimana dal presidente Lorenzo Giordano, accompagnato dal direttore Ernestino Laiolo e dall’enologo Giuliano Noè – che bene chiarisce la linea d’azione della Cantina, le cui iniziative sono costantemente indirizzate non soltanto alla garanzia qualitativa dei propri vini, ma anche al rispetto delle esigenze del mercato.

Due sono le iniziative innovative messe in opera dalla Cantina. La prima, vera sfida alle abitudini del territorio, prevede la vinificazione con il sistema classico (“champenois” o della fermentazione in bottiglia) di uno spumante ottenuto totalmente da uve Barbera. Ma per poterlo degustare bisognerà attendere almeno tre anni.

La seconda, che sosterrà già il confronto con il mercato ed i consumatori nei primi mesi del prossimo anno, riguarda invece, alla luce delle disposizioni contenute nel disciplinare della Doc Piemonte, ampiamente modificato e rinnovato, un vino di pronta beva, di gradazione contenuta e di costo assolutamente accessibile.

“Se vogliamo continuare a dare ai consumatori una qualità di buon livello a costi contenuti – ha affermato il presidente Giordano – dovremo dare alla Doc Piemonte la giusta dignità che deve avere una denominazione d’origine puntando molto sul nome Piemonte, che si presta all’identificazione di un vino meglio del nome di vitigno o di una città o di un paese.”

La Cantina di Vinchio e Vaglio Serra ha deciso che dei 26mila quintali di uve Barbera prodotte nella vendemmia 2010 (su un totale di circa 42mila) ben il 40% sarà destinato alla Doc Piemonte, mentre un altro 40% diventerà “d’Asti” ed il restante 20% sarà “Monferrato”.

Nei mesi scorsi è stato redatto, in collaborazione con l’enologo Giuliano Noè, un “disciplinare interno di autoregolamentazione” che consentirà la vinificazione di un prodotto a base Barbera (almeno il 90%), già pronto al consumo nelle primissime settimane di ogni anno, di qualità sicuramente al di sopra della media, con gradazione alcolica tra gli 11.5 ed i 12% vol.

(Paolo Monticone)

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