All’Unitré di Canelli “Un posto sicuro” storia d’amore sull’amianto girata a Casale

locandinaLa sede di Canelli dell’Università Nizza–Canelli, con la collaborazione di Valle Belbo Pulita e Nuovo Cinema Canelli, ha organizzato per giovedì 1 settembre una serata nel salone teatro Don Bosco in regione San Giovanni di Canelli (Salesiani).

Alle ore 20,45 verrà proiettato il film “Un posto sicuro” girato a Casale Monferrato.
E’ una appassionata storia d’amore vissuta al tempo dell’amianto che sarà presentata dal regista stesso. L’iniziativa è frutto della collaborazione che l’Unitré di Canelli ha avviato con l’associazione AFAeVa – Associazione Famiglie vittime dell’Amianto di Casale Monferrato – nel novembre scorso quando la prof. Assunta Prato, membro del consiglio direttivo dell’associazione, ha tenuto una lezione ai soci sulle vicende che hanno coinvolto la città di Casale Monferrato ed il suo circondario.

Un posto sicuro è il film di esordio di Francesco Ghiaccio, che dirige e firma la sceneggiatura insieme a Marco D’Amore, anche interprete nel ruolo di Luca. Ghiaccio è cresciuto vicino a Casale Monferrato e conosce bene gli ambienti che racconta. Con Marco D’Amore, Giorgio Colangeli, Matilde Gioli.

Un posto sicuro è un film drammatico di nebbia, di polvere d’amianto, di freddo nordico, di strade ghiacciate, un paesaggio scarno attraverso cui Luca si muove come un’ombra, un fantasma di poche parole e molti sguardi disperati, cui D’Amore regala la sua intensità di attore senza mai sconfinare sopra le righe. Ma la parte del leone, dal punto di vista della recitazione, spetta a Giorgio Colangeli nei panni del padre Eduardo, un meridionale semplice che si è comprato il sogno di un benessere al nord e lo sta pagando con la vita.

E’ un argomento di stretta attualità che il film porta in primo piano nelle sale cinematografiche italiane, nell’intento di sensibilizzare la gente sulla tutela della salute e la custodia della nostra Madre Terra.
Partecipare alla serata significa anche manifestare vicinanza a chi ha tanto sofferto e si è battuto, come fa l’AFAeVA, per evitare che simili tragedie debbano ripetersi.

Luca e suo padre Eduardo non si frequentano da anni. Eduardo era operaio all’Eternit e il lavoro l’ha tenuto lontano dalla moglie e dal figlio. Luca voleva fare l’attore ma è finito a fare il pagliaccio alle feste. Ad una di queste incontra Raffaella, con cui il feeling è immediato.

Ma Luca scopre che il padre sta morendo per aver contratto in fabbrica il mesotelioma, un tumore causato dall’esposizione alle fibre di amianto. La loro vita diventa una battaglia per riavvicinarsi e ottenere un risarcimento almeno morale per l’ingiustizia subìta, mentre Raffaella viene allontanata senza spiegazioni.
L’ingresso è libero e gratuito.