E’ ufficiale: “Da oggi siamo Patrimonio dell’Umanità!”

Domenica 22 giugno 2014 rappresenterà una data storica: l’ingresso di Langhe, Monferrato e Roero nel Patrimonio dell’Unesco, il 50° sito italiano ad ottenere questo prestigioso riconoscimento! Dopo un iter durato undici anni e la consegna del dossier di candidatura nel gennaio 2013 al centro del Patrimonio Mondiale di Parigi, il Paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato è entrato nella prestigiosa World Heritage List. Lo ha deciso il Comitato Mondiale Unesco riunito in Qatar per esaminare le candidature arrivate da tutto il mondo. 

UNESCO_LANGHEMentre la rievocazione dell’Assedio di Canelli, dopo le battaglie campali del mattino sui prati Gancia, era in attesa della gara pomeridiana della carra, è arrivata la notizia storica. Il sindaco di Canelli Marco Gabusi ha ricevuto alle ore 15.29,  dal Qatar, uno stringato messaggio da parte di Annalisa Conti, vicepresidente dell’Associazione dei Paesaggi vitivinicoli Langhe–Roero-Monferrato: “Siamo Patrimonio dell’Umanità!”. La notizia è stata resa nota al termine del gioco della carra e questa sera, coi fuochi pirotecnici dell’Assedio, a Canelli si festeggerà l’evento in modo memorabile.

Sempre dal Qatar è pervenuto al nostro giornale un messaggio dallo chef Mariuccia Ferrero, titolare col marito del ristorante San Marco di Canelli, ‘inviata speciale’ col delicato compito di preparare una grandiosa cena per  festeggiare l’evento alla presenza di 110 ospiti: “E’ incredibile. Siamo al settimo cielo! Sono orgogliosa di rappresentare tutti noi in un’occasione irripetibile. Verso le ore 18 ci sarà una grandissima festa al Four Seasons. Non sento neanche più la stanchezza di tre giorni di lavoro continuo!”

Qualcuno non ha potuto fare a meno di informarne l’ex sindaco di Canelli Oscar Bielli, da cui nel 2003 era partito l’ambizioso progetto di candidatura Unesco delle cantine storiche di Canelli (poi ampliato a tutto il territorio di Langhe, Monferrato e Roero, 10mila 780 ettari): “Mi ha chiamato, per darmi la notizia ufficiale e congratularsi con me, l’Assessore regionale Giorgio Ferrero. Forse altri non avranno avuto tempo, forse se ne saranno dimenticati, forse era fastidioso ricordare. Ora dobbiamo dimostrare di meritarci il lavoro di chi ci ha preceduto nei decenni tutelando le future generazioni.”

E all’ideatore del progetto, Bielli, è andato anche il pensiero di riconoscenza di Annalisa Conti che dal Qatar ha scritto: “Grazie a tutti a partire da Oscar Bielli e Sergio Bobbio e a tutti coloro che già dal primo giorno ci hanno creduto. E’ stata un’emozione immensa, indescrivibile. Ora inizia le seconda fase, ancora più delicata. Rimaniamo tutti uniti!”.

E per festeggiare l’ottenuto riconoscimento a livello mondiale, la 23^ edizione dell’Assedio di Canelli si è chiusa col suono festoso delle campane delle tre parrocchie e coi fuochi di artificio inneggianti a Canelli entrata nel Patrimonio Unesco, mentre le sirene dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa locale si sono fatte sentire su tutto il territorio.

Su queste colline  di Langhe-Roero e Monferrato, dove si producono vini pregiati come Barbera, Barolo, Barbaresco e Moscato, la viticoltura è da secoli l’anima dell’economia. L’Unesco viene quindi assegnato a un territorio di vigne, di castelli, di torri medievali, ma anche al lavoro di uomini e donne.

“E’ il giusto riconoscimento ai vignaioli che hanno preservato le colline di Barolo e Barbaresco con i loro vigneti sapientemente coltivati nel rispetto delle tradizioni e del sapere contadino – dice Pietro Ratti, presidente del Consorzio di tutela Barolo e Barbaresco – Per noi l’Unesco è uno stimolo a continuare a fare bene con ancora maggiore responsabilità al fine di lasciare ai nostri figli questo meraviglioso territorio che ci hanno consegnato i nostri padri”. (Gabriella Abate)

 

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