Il Coordinamento Terre del Moscato, lunedì 17 gennaio, alle ore 21, si riunirà nel salone comunale di Santo Stefano Belbo per discutere la situazione che si è venuta a creare nell’ultimo decennio nel mondo del Moscato.
Giovanni Bosco, presidente del Ctm, ci ha inviato il testo della sua lettera aperta ai Cobas del Moscato:
“Carissimo, sono passati dieci anni da quando insieme a te abbiamo dato uno scossone al ‘mondo del Moscato’, iniziando una rivoluzione che ha dato i suoi frutti.
L’Associazione dei Comuni del Moscato d’Asti per la difesa del territorio è ormai una grossa e importante realtà.
Scuotere un mondo ancorato a delle radicate consuetudini comporta sempre un grosso rischio.
Le vicende che in questi giorni stanno investendo questo mondo del Moscato è solamente l’onda lunga di quella rivoluzione.
Fra gli scopi di quegli anni vi era quello di rilanciare il Moscato d’Asti per risolvere il problema delle giacenze senza più ricorrere alla distillazione.
Quest’anno le vendite del moscato d’Asti si sono avvicinate a quei 20 milioni di bottiglie che noi avevamo programmato con la nascita degli Ambasciatori del Moscato d’Asti.
Se si fosse solamente puntato sull’Asti Spumante quest’anno anzichè avere una resa di 105 q.li per ettaro saremo fermi ad 80 q.li per ettaro.
L’obiettivo raggiunto anziché portare armonia all’ambiente ha creato nuovi problemi.
Oltre venti aziende e nomi importanti come Martini e Rossi, Gancia, I Vignaioli di Santo Stefano, Paolo Saracco di Castiglione Tinella, Michele Chiarlo di Calamandrana, Dante Rivetti di Neive, sono uscite dal Consorzio dell’Asti Spumante, accusando lo stesso di fare una politica di quantità anzichè di qualità.
La città di Asti rivendica la primogenitura del nome e vuole essere inserita nel disciplinare di produzione, ma il Consiglio di Stato ha detto no.
Ditte vinicole che senza tante spiegazioni hanno iscritto i propri conferenti al Consorzio dell’Asti Spumante.
Serve pertanto una forte presa di posizione da parte di coloro che nel 1999 diedero vita alla “rivoluzione”.
Il Ctm, lunedì 17 gennaio, alle ore 21, si riunirà nel salone comunale di Santo Stefano Belbo per discutere di queste nuove situazioni.
Ci saranno anche i giornalisti del settore.
Se hai ancora voglia di combattere, prima che siano gli altri a prendere le decisioni anche per Te, non mancare! Vieni anche Tu. Ti aspetto.”