Procede con successo la partecipazione del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti docg al Vinexpo di Bordeaux, la fiera del vino francese considerata la più grande e importante eno-vetrina internazionale in Europa.
Nello stand consortile, allestito nel padiglione 2, a pochi metri dal lago su cui si affaccia la cittadella del vino del Vinexpo, per la prima volta nella storia dell’ente che ha sede in piazza Roma ad Asti, una decina di produttori in questi giorni hanno potuto, attraverso l’iniziativa offerta dal Consorzio, far conoscere e soprattutto assaggiare il Moscato d’Asti docg, insieme all’Asti spumante docg e agli altri vini della loro produzione.
E l’attenzione dei visitatori non si è fatta attendere. Il Moscato d’Asti ha mietuto consensi soprattutto tra i buyers stranieri, asiatici e statunitensi su tutti, che rappresentano l’avanguardia di mercati che stanno apprezzando sempre di più le bollicine dolci piemontesi.
«Un bilancio della nostra prima partecipazione a Vinexpo potremo averla solo a fine salone – avvertono dal Consorzio dell’Asti -. Anche se – aggiungono – i primi segnali da Bordeaux forniscono indicazioni senz’altro positive».
Se quella in terra francese è l’esordio internazionale dei moscatisti, è anche l’ultimo di una serie di impegni e progetti di promozione firmati dal Consorzio per la Tutela dell’Asti e del Moscato docg. Vinitaly di Verona, Vinum ad Alba, la Millemiglia, Vini nel Mondo di Spoleto, Barolo & Friends a Zurigo, solo solo alcuni degli eventi che hanno avuto Asti e Moscato come protagonisti assoluti.
«E la dimostrazione evidente che stiamo moltiplicando gli sforzi e l’impegno a far conoscere la nostra denominazione in Italia e nel mondo» annota il presidente del Consorzio, Paolo Ricagno.
Gli fa eco il direttore Giorgio Bosticco che dice: «Fiere e manifestazioni sono tra gli strumenti di marketing più adeguati per puntare ad una conferma del rilancio dei nostri prodotti».