>> Giovanni Bosco: Il Moscato sui francobolli? Sì, ma quello di Scanzo

Giovanni Bosco, presidente del Coordinamento Terre del Moscato, interviene argutamente a proposito di un’iniziativa di Poste italiane:  «Poste italiane emetterà il 24 marzo un foglietto di francobolli con ben 15 vini in rappresentanza di altrettante Regioni d’Italia. Saranno escluse dal foglietto le regioni di Liguria, Calabria, Molise, Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta.

Avranno il loro bel francobollo da 60 cent:  Montepulciano d’Abruzzo colline teramane (Abruzzo), Aglianico del Volture Superiore (Basilicata),  Greco di Tufo (Campania), Romagna Albana(Emilia-Romagna), Colli Orientali del Friuli Picolit (Friuli-Venezia Giulia), Cannellino di Frascati (Lazio), Vernaccia di Sarrapetrona (Marche), Primitivo di Manduria dolce naturale (Puglia), Vermentino di Gallura (Sardegna), Cerasuolo di Vittoria (Sicilia), Brunello di Montalcino (Toscana), Montefalco Sagrantino (Umbria), Prosecco Conegliano Valdobbiadene Superiore (Veneto).

Anche il Piemonte sarà rappresentato dal suo vino più prestigioso: il Barolo. Poteva Poste italiane dimenticarsi della moscatomania che sta invadendo tutto il mondo? Assolutamente no ! Ed ecco la pensata: Moscato di Scanzo (Lombardia) ed il problema è risolto. E i nostri eroi della filiera spendono milioni di euro per far conoscere l’Asti Spumante ed il Moscato d’Asti, quando basta un pò di amicizie per avere una grande pubblicità  e milioni di lingue che si leccano il Moscato di… Scanzo.»

Buon Moscato d’Asti.

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