Sbloccata la riserva vendemmiale di Moscato su richiesta del Consorzio

Lo scorso settembre la filiera produttiva della docg Asti concordò che 5 quintali per ettaro del prodotto della vendemmia 2013, con destinazione docg Asti, dovevano essere destinati a riserva vendemmiale, con la possibilità del deblocage (sbloccaggio) per esigenze di mercato.

Proprio ieri, mercoledì 12 febbraio, la Regione Piemonte, accogliendo la richiesta del Consorzio di Tutela dell’Asti docg del 27 gennaio scorso,  ha consentito lo sbloccaggio dei 5 quintali per ettaro di rimanenza di Moscato per essere utilizzati con destinazione docg “Asti” e soddisfare così importanti commesse delle Case spumantiere ed esigenze impellenti di mercato.

A questo proposito la Produttori Moscato d’Asti Associati ha comunicato: «Nella riunione del Consiglio di Amministrazione dello scorso lunedì 10 febbraio, dopo aver ponderato i positivi dati di vendita prodotti dal Consorzio di Tutela dell’Asti e le sue proiezioni future sull’andamento delle scorte di mosto sfuso Moscato docg, la Produttori Moscato d’Asti Associati ha ritenuto opportuno soddisfare le richieste avanzate da parte delle case spumantiere inerenti lo sblocco della riserva vendemmiale di 5 quintali per ettaro da destinarsi ad Asti docg.

Un’apertura verso le richieste dei mercati, una collaborazione della Produttori Moscato d’Asti nei confronti delle esigenze industriali. Nel prossimo futuro quando si andrà a trattare argomenti economici si verificherà se tale collaborazione sarà ricambiata.

L’adozione del meccanismo blocage/deblocage, mutuato dall’esperienza francese, rappresenta uno strumento flessibile in grado di adeguarsi alle esigenze dei mercati caratterizzati da situazioni economiche difficili da prevedere.

Il presidente della Produttori Moscato d’Asti Giovanni Satragno auspica che questi momenti positivi per entrambi i comparti possano ripetersi anche in futuro dove dovranno essere tutelati sia gli interessi dell’industria che quelli degli agricoltori.»

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