Dalla Regione Piemonte giungono interessanti notizie sull’attivazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani 2015-2020, approvato il 19 aprile 2016 dal Consiglio regionale.
Alla formulazione del piano, facendo riferimento specifico all’eccellenza di Treviso in materia di rifiuti, ha concorso anche Valle Belbo Pulita con alcune osservazioni inviate in Regione, con nota del 17 luglio 2015.
Di seguito si riporta il contenuto del punto 8.3.2 della lettera inviata.
“La raccolta porta a porta merita di essere estesa il più possibile in quanto permette di collegare la quantità e la qualità del rifiuto raccolto alla singola utenza, di individuare facilmente il produttore del rifiuto, di applicare nei suoi confronti la tariffa puntuale in modo che egli paghi secondo la quantità e la qualità del rifiuto prodotto”.
Ora le cose si muovono speditamente e lunedì 26 giugno a Torino, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia, ha avuto luogo un seminario tecnico per approfondire le diverse modalità di applicazione tariffaria, al fine di dare attuazione alle previsioni contenute nel Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani.
Il piano individua nella tariffazione puntuale una delle priorità, per indurre i cittadini a limitare la produzione di rifiuti. Sono intervenuti esponenti del Consorzio Chierese per i Servizi di Chieri per raccontare l’esperienza positiva dei Comuni in cui si è applicata la tariffa a volume, basata sul numero degli svuotamenti dei contenitori, a cui viene applicato un transponder.
Successivamente il C.O.VE.VAR di Vercelli ha portato a conoscenza del pubblico l’esperienza dell’attività di misurazione dei conferimenti dei rifiuti con il sacco conforme in diversi Comuni, con risultati positivi. Si è poi passati alle esperienze del Consorzio Medio Novarese di Borgomanero e della cooperativa Erica sui percorsi di progettazione partecipata per l’applicazione della tariffa puntuale e la misurazione dei rifiuti urbani.
I lavori sono stati conclusi dall’assessore Valmaggia che ha dichiarato: “L’obiettivo primario è rendere più efficiente il sistema, partendo dalla riduzione dei rifiuti all’origine e da una buona raccolta differenziata. Solo così si riducono i quantitativi di rifiuti da smaltire e i conseguenti costi per il cittadino. La tariffazione puntale responsabilizza gli stessi cittadini e porta diversi vantaggi, come la riduzione del rifiuto indistinto. Con le buone pratiche si innalza la percentuale di raccolta differenziata, che non deve essere solo appannaggio di alcune realtà ‘riciclone’, ma un traguardo verso cui portare tutto il sistema regionale”. Con tali premesse certamente anche a Canelli la modalità di tariffazione dovrà essere cambiata.
Si dovrà abbandonare la politica della tariffazione normalizzata in vigore da troppi anni che, coi suoi abbuoni, le sue riduzioni, le gratuità, il mancato coinvolgimento dei cittadini, di fatto non ha portato alla riduzioni dei costi in bolletta, al contenimento della quantità dei rifiuti prodotti, al miglioramento del decoro della città e soprattutto all’equità nella ripartizione degli oneri, specie nel settore della produzione del verde, frazione che non tutti consegnano perché prodotta solo da chi possiede orti e giardini, ma distribuita in bolletta uniformemente.” (Romano Terzano)