La tappa casalese della mostra “Laboratori di futuro”, dedicata ai Parchi naturali piemontesi, non poteva partire in modo migliore: 208 visite nella prima domenica di apertura, con un pubblico attento e fortemente interessato, che ha mostrato apprezzamento per la qualità delle fotografie, della scenografia e del filmato in proiezione continua.
Allestita dalla Regione Piemonte e promossa in questa occasione dal Parco Fluviale del Po e dell’Orba in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato, la rassegna fotografica (e non solo) può essere visitata fino a domenica 14 novembre, al Castello del Monferrato di Casale Monferrato (Manica Lunga), scoprendo così attraverso le immagini e con il supporto di esperti il Sistema regionale delle Aree protette.
La mostra è aperta al pubblico la domenica (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30), mentre durante la settimana si organizzano visite guidare per le scolaresche, su appuntamento.
“Diverse scuole del territorio ci hanno già contattati – dice Carmela Caiazzo, responsabile del Sttore Fruizione e Didattica del Parco – e abbiamo predisposto alcuni laboratori ad hoc, legati ai temi affrontati”.
In “Laboratori di futuro” più di cento fra Parchi e Riserve naturali del Piemonte sono raccontati attraverso le immagini realizzate dai migliori fotografi d’ambiente.
La mostra sulle Aree naturali protette piemontesi, non a caso organizzata nel 2010 (Anno internazionale della Biodiversità), è composta da 101 pannelli:
– 10 pannelli introduttivi al Sistema regionale delle Aree protette;
– 50 pannelli dedicati ai Parchi e alle Riserve naturali, suddivisi in sette aree tematiche;
– 41 pannelli dedicati alla ricca biodiversità della Regione: habitat naturali, specie animali e vegetali a rischio o particolarmente rappresentativi.
Il Sistema regionale delle Aree protette interessa tutte le aree geografiche ed ecologiche della regione: montagna, collina, pianura, boschi, fiumi, laghi, aree urbane. Dai grandi Parchi alpini alla più piccola fra le Riserve d’acqua o ai Sacri Monti, ogni area protetta riveste un ruolo importante nella tutela del patrimonio ambientale e culturale del territorio piemontese.
Molti sono i casi di eccellenza: il Fiume Po, soltanto in Piemonte interamente tutelato; La Mandria, arte, storia e natura alle porte dell’area metropolitana torinese; i sette Sacri Monti, inseriti nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO; le Alpi Marittime, esempio di tutela ambientale senza confini. Al Sistema regionale vanno aggiunti due Parchi nazionali: il Gran Paradiso, primo Parco naturale in Italia, e la Val Grande, area selvaggia nel verbano.