In occasione della Fiera di S. Carlo 2010, domenica 7 novembre, si è svolta, all’Accademia di cultura nicese, la consegna de “L’Erca d’argento” a Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose (da lui fondata) e della targa per “N’amis del me pais” all’enologo Francesco Prete per trent’anni direttore della Cantina sociale di Nizza.
Nell’Auditorium Trinità di via Pistone, straripante di gente (compresi i premiati degli anni precedenti), si è svolta la quindicesima edizione della manifestazione.
Il presidente de L’Erca, Renzo Pero, dopo aver ringraziato i consiglieri ha riepilogato l’attività amministrativa svolta e i progetti da realizzare, a partire dalla ristrutturazione del “Macello” (dato in comodato a L’Erca).
Ha quindi introdotto i due premiati, definendo Enzo Bianchi “uomo del dialogo e della pace” e Francesco Prete “uomo che ha salvato la Cantina”. Dopo la lettura delle motivazioni, si è proceduto alla consegna dei premi. Enzo Bianchi, invitato a parlare, pur nativo della vicina Castel Boglione, ha evidenziato il suo attaccamento a Nizza Monferrato sia per gli studi (si è diplomato in Ragioneria all’Istituto Pellati) sia per la frequentazione quotidiana della città e delle amicizie nicesi, concludendo con parole di gratitudine “questa terra mi ha forgiato”.
entimenti espressi nel suo libro “Il pane di ieri” (300.000 copie vendute) che saranno sviluppati nel suo volume di prossima uscita contenente una “meditazione sul vino”.
“io amo la vita, amo questa terra. – ha detto Eco – Le cose che qui ho imparato le ho conservate”. E queste cose sono: l’orto “Mi piace avere un rapporto con la terra che coltivo personalmente” ed il piacere del mangiar bene “Sono un ottimo cuoco e mi diletto a cucinare per gli amici. Petrini (di Slow food) e Bocca (il famoso giornalista) ritengono i miei ravioli i più buoni: L’amicizia è la cosa più bella”. Il suo intervento è stato calorosamente applaudito.
Francesco Prete “onorato di essere premiato con un personaggio così importante come Enzo Bianchi”, ha ricordato i suoi 30 anni di Cantina, le difficoltà superate con l’aiuto e la collaborazione dei presidenti che si sono succeduti, dei dipendenti (su tutti Aldo Farinetti), ma soprattutto dei soci. Non è mancato il saluto del sindaco Pietro Lovisolo ed il plauso per la scelta di questi due straordinari personaggi, “Per Nizza sono stati due giorni intensi: ieri il libro su Don Celi, il premio il Campanon, la cittadinanza ad Eco. Si è sempre parlato del territorio e Nizza è riconoscente a queste persone”.
Borse di studio. Ugo Morino del Consiglio de L’Erca ha poi chiamato due ragazzi della media (lo scorso anno frequentavano la terza), Giacomo Tusa e El Harch Fatima, che una giuria ha scelto come meritevoli di due borse di studio (euro 750 caduno), consistenti in una carta prepagata per l’acquisto di libri, finanziate direttamente dai premiati con “L’Erca d’argento”.
La giornata de L’Erca si è conclusa sotto il Foro boario “Pio Corsi” con il “Disnè d’la Fera” e con la presentazione de l’Armanoch 2011.