“Il nuovo piano sanitario rende inutile Verduno.” E’ quanto dice Giovanni Monchiero, parlamentare, ex direttore dell’Asl Cn2 e delle Molinette, che contesta duramente le scelte della Regione.
«Sul nuovo piano sanitario, per l’Asl Cn2 si prospetta la chiusura di servizi e reparto ed un drastico ridimensionamento di posti letto. Con 306 posti letto – come pare si profilino – non sarebbe più il caso di costruire l’ospedale di Verduno. Per l’area Alba-Bra solo 306 posti letto?
La programmazione nazionale fissa la dotazione per acuti in 3 letti ogni 1.000 abitanti, il parametro più basso d’Europa.
Dividendo per 1.000 e moltiplicando per 3 il numero degli abitanti dell’Asl si arriva a 516.
Togliamo pure i letti destinati alle speciaità non previste negli attuali ospedali, né a Verduno,si resta sempre lontanissimi dai306 che- giova precisarlo- rappresentano, rispetto agli abitanti, non il 3, ma l’1,77 per mille!
E’ questa la logica di dissanguare i piccoli e più efficienti per consentire la sopravvivenza di grandi ed inefficienti. E’ la solita logica torinocentrica…
Ma il deficit c’è e bisogna tenerne conto. L’emergenza impone concordia. Ma trovo angosciante che il Piemonte abbia accumulato debiti fuori bilancio superiori a quelli della Calabria. Delle due una. O la Corte dei conti si sbaglia. Oppure i 2 miliardi e 600 milioni di debiti ci sono ed allora comprendo che si possa invocare il commissariamento della Regione».