La Regione Piemonte convoca una pubblica audizione per discutere e condividere con tutta la filiera vitivinicola, le istituzioni e i rappresentanti del mondo produttivo, le proposte di modifica del disciplinare di produzione della nuova DOC “Piemonte”.
L’incontro si terrà martedì 30 marzo alle ore 10.00, presso il Centro Incontri della Regione Piemonte in Corso Stati Uniti 23 a Torino.
La denominazione di origine controllata “Piemonte”, il cui disciplinare in prima stesura è già stato pubblicato sul BUR n. 38 del 24 settembre 2009, è la denominazione più estesa e rappresentativa della vitivinicoltura regionale: al momento comprende per intero i territori vitati delle province di Alessandria, Asti e Cuneo e hanno chiesto di entrare a farne parte le restanti province del Nord Piemonte. La superficie complessiva interessata dalla nuova DOC arriverebbe dunque ad abbracciare poco meno dei 47.000 ettari di territorio vitato del Piemonte, coinvolgendo tutti i Comuni che abbiano almeno 1 ettaro a vite. Per la prima volta, in una denominazione così estesa, è compresa anche la viticoltura di montagna.
Per queste ragioni, l’organizzazione della pubblica audizione sarà, eccezionalmente, a cura della Regione Piemonte, considerata l’incidenza della denominazione su gran parte del territorio.
La seduta del 30 marzo aperta a chiunque abbia interesse a partecipare, ha lo scopo di dar voce a tutte le realtà coinvolte nella filiera, dal viticoltore al distributore, al fine di illustrare e condividere le modifiche al disciplinare, in particolare la sua estensione ai territori del Nord e l’inserimento di tre tipologie (“rosso”, “bianco”, “rosato”) sull’intera area.
Il disciplinare, con le osservazioni raccolte nella pubblica audizione, sarà sottoposto al Comitato Nazionale per la Tutela e la Valorizzazione delle Denominazioni di Origine dei Vini presso il Ministero delle Politiche Agricole Ambientali e Forestali.