La settimana dell’Unità dei Cristiani si concluderà, a Canelli, con un interessante incontro tra i fedeli canellesi di rito cattolico e i fedeli di rito ortodosso romeno, dal titolo “Due chiese sorelle…” per pregare insieme, per conoscerci, per capire.
L’incontro si svolgerà nella chiesa di Sant’Andrea (nota come ‘Annunziata’) alle ore 15 di domenica 25 gennaio.
«Sarà per noi – dice Paola Malerba dell’Azione cattolica adulti – una bella opportunità per pregare insieme, conoscere, e capire i fedeli della comunità ortodossa romena di Canelli.
In linea di massima, l’incontro inizierà con la preghiera comune per l’unità dei Cristiani e proseguirà con la visita guidata della Chiesa dell’Addolorata nella nuova veste di luogo di culto per la Chiesa Ortodossa Romena». Alla visita seguirà un rinfresco.
Sarà così un bel modo di concludere la settimana di preghiera per “l’unione dei cristiani” che quest’anno riflette su: “La varietà nella Chiesa è la sua bellezza” che don Giovanni Pavin così commenta, su pensiero di Papa Francesco, “Se nella Chiesa c’è casino, lo Spirito Santo la fa diventare una sinfonia”.
«L’incontro, proposto dalle catechiste di San Tommaso – spiega il parroco don Luciano Cavatore – è stato accolto volentieri da padre Paolo Porcescu parroco della comunità ortodossa romena che, a Canelli, ogni domenica di fine mese, già da un anno, ha pregato con il canto del Vespro in San Tommaso ed, ogni sabato, da tre mesi, celebra la santa Messa nell’Annunziata».
Per una prima informazione sulla nuova parrocchia di Sant’Andrea della Chiesa Ortodossa, da L’Ancora di novembre riprendiamo:
«Nella chiesa dell’Addolorata di piazza San Tommaso, a Canelli, da qualche mese, al sabato, dalle ore 9,30, per i credenti appartenenti alla Chiesa ortodossa romena, vengono celebrati i santi Misteri della Fede e la santa Messa.
La chiesa è stata intitolata all’apostolo sant’Andrea. Il reverendo Paul Octavian Porcescu e il diacono Nicolau ci spiegano il perché: “Sant’Andrea è il protettore del popolo romeno. E’ lui che ci ha scelto. Infatti, secondo la nostra tradizione è stato lui a portare la parola di Dio in Romania”.
Oltre alla Messa (molto intensa l’anafora, la preghiera eucaristica che si sviluppa dal prefazio al Padre nostro), vengono celebrati i sette Sacramenti.
Responsabile della parrocchia è il reverendo Paul Porcescu, parroco in san Silvestro di Asti, che ha il compito di predisporre ed organizzare la parrocchia di sant’Andrea di Canelli per poi lasciarla dirigere da un sacerdote ortodosso “locale che conosca bene il territorio e i suoi fedeli”.
Suggestiva la nuova disposizione all’interno dell’Addolorata.
All’ingresso si incontra un ‘Pangar’, il banco degli articoli religiosi con libri, calendario, icone, candele.
Sulla destra, una serie di quadri con i santi. Alla sinistra, in bella evidenza, il leggio da dove un coretto di intense voci accompagna sempre le funzioni. In fondo alla chiesa ci accoglie l’artistico “Pomelnic de Ctitorie” che incorpora un altare con la pietra sacrale contenente i nominativi dei benefattori morti e vivi che verranno ricordati anche quando non ci saranno più. «Nostro impegno è quello di percorrere la via della “conversione e della penitenza”».
La storia. Con una lettera del 10 gennaio 2013 il vescovo della diocesi ortodossa romena d’Italia, mons. Siluan, chiedeva al Vescovo di Acqui la disponibilità di un luogo di culto a Canelli “per le celebrazioni dei santi”. Mons. Piergiorgio Micchiardi, prontamente, il 13 febbraio 2013, concedeva, “in comodato gratuito, la chiesa dell’Addolorata sita in Canelli, per celebrare i santi Sacramenti, seguendo le indicazioni e le formalità della Conferenza episcopale italiana …».
La lettera di Mons. Micchiardi si conclude affidando «al parroco don Luciano Cavatore e al Consiglio pastorale il compito, con la supervisione dell’economato della Curia, di concretizzare le formalità».
Foto. L’originale accostamento delle due “chiese sorelle” di piazza San Tommaso.