Il Giubileo salesiano per il bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco (1815-16 agosto-2015) entra nel cuore con la «celebrazione civile nazionale» a Torino sabato 24 gennaio e con la festa liturgica il 31 gennaio, giorno della morte, il «dies natalis».
La commemorazione inizierà con la Messa alle 10,30 nella basilica di Maria Ausiliatrice, presieduta da don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore dei Salesiani e decimo successore di don Bosco. Nel pomeriggio lo spettacolo-evento «Un amore moderno da 200 anni», dalle 15 al Teatro Regio, mostrerà il carisma multiforme di don Bosco, artista, contadino, prete, fondatore di congregazioni, scrittore, editore, promotore della gioventù, diplomatico, consulente del lavoro, imprenditore, maestro, educatore di strada, formatore, viaggiatore.
L’iniziativa vuole creare una rete di partner imprenditoriali e istituzionali che riesca – per ora in Piemonte e Valle d’Aosta – a far nascere 200 nuovi posti di lavoro per i giovani. L’idea ha il consenso e il supporto dell’Assessorato all’istruzione, lavoro, formazione professionale della Regione Piemonte, Confindustria Piemonte e altri categorie.
Quando don Bosco morì il 31 gennaio 1888, i Salesiani erano 773, le Figlie di Maria Ausiliatrice 393, gli oratori 250 in Italia, Spagna, Francia, Austria, Inghilterra, America. Oggi è una presenza imponente: i Salesiani sono 15.298 in 132 Paesi dei cinque continenti. Le 1.811 case e 97 altre presenze sono raggruppate in 8 regioni e 86 ispettorie. Sono il secondo più numeroso istituto religioso maschile, preceduto dalla Compagnia di Gesù e seguito dall’Ordine dei Frati minori.
Già vecchio don Bosco confidò: «Ho promesso a Dio che fin l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei giovani». Promessa mantenuta anche dopo morte. La Famiglia Salesiana conta 400 mila membri.
Le prime fondazioni risalgono a don Bosco: Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Cooperatori salesiani, ex-allievi. Sul rigoglioso albero di Valdocco sono fioriti 30 gruppi che si ispirano al suo carisma: Società di san Francesco di Sales (Salesiani di don Bosco), Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Associazione dei Salesiani cooperatori, Associazione di Maria Ausiliatrice, Associazione exallievi di don Bosco, Associazione exallieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Istituto delle volontarie di don Bosco, Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù, Apostole della Sacra Famiglia, Suore della carità di Gesù, Suore missionarie di Maria Ausiliatrice, Figlie del Divino Salvatore, Ancelle del Cuore Immacolato di Maria, Suore di Gesù Adolescente, Associazione Damas Salesianas, Volontari con don Bosco, Suore catechiste di Maria Immacolata Ausiliatrice, Figlie della Regalità di Maria Immacolata, Testimoni del Risorto, Congregazione di san Michele Arcangelo, Congregazione delle Suore della risurrezione, Congregazione delle Suore Annunciatrici del Signore, The Disciples, Cangao Nova, Suore di san Michele Arcangelo (Micaelite), Suore di Maria Ausiliatrix, Comunità della missione di don Bosco, Suore della Regalità di Maria Immacolata, Visitation Sisters of don Bosco.
Anche i numeri della santità salesiana sono impressionanti. Cinque santi: Giovanni Bosco, Maria Domenica Mazzarello, Domenico Savio, Luigi Versiglia e Callisto Caravario protomartiri salesiani uccisi in Cina nel 1930. Cinque santi hanno avuto contatti con don Bosco: Giuseppe Benedetto Cottolengo, Giuseppe Cafasso, Leonardo Murialdo, Luigi Orione, Luigi Guanella.
I beati sono 110. I martiri Stefano Sándor (Ungheria); Giuseppe Kowalski (sacerdote polacco ucciso ad Auschwitz); Francesco Kęsy (laico polacco decapitato dai nazisti a Dresda) e 4 compagni martiri; José Calasanz Marqués (sacerdote ucciso in Spagna) e 31 compagni martiri; Enrico Saiz Aparicio (sacerdote ucciso in Spagna) e 62 compagni martiri. I due primi successori, Michele Rua e Filippo Rinaldi. Poi don Luigi Variara, astigiano e apostolo dei lebbrosi in Colombia; don Augusto Czartoryski, principe polacco; don Bronislao Markiewicz, polacco. Le Figlie di Maria Ausiliatrice, la chierese Maddalena Morano, la nicaraguense Maria Romero Meneses, la spagnola Eusebia Palomino, la bresciana Maria Troncatti. I laici: l’adolescente cilena-argentina Laura del Carmen Vicuña Pino, l’italiano Artemide Zatti, la portoghese Alexandrina Maria da Costa, l’argentino Zeffirino Namuncurà. (da AGD – Pier Giuseppe Accornero)