“Buon anno Unesco”, il valore aggiunto della cultura e dell’arte al Balbo

BUON ANNO UNESCO  Domenica 19 gennaio, alle ore 15, al teatro Balbo di Canelli, “Buon anno Unesco”, lo spettacolo ‘propiziatorio’ della candidatura Unesco, ha concluso i suoi appuntamenti, sul territorio della Langa cuneese, Roero e Monferrato, con la straordinaria partecipazione dei principali artisti, vere eccellenze del territorio che, a vario titolo, in questi anni, hanno collaborato alla candidatura.

UNESCO (6)

Una sala strapiena ha confermato la grande attesa dell’impegnativo e meritato riconoscimento, specialmente nella provincia di Asti che, per prima, nel lontano 2003, iniziò l’iter credendo nel progetto capofila, inizialmente proposto da Canelli (era sindaco Oscar Bielli) per le ‘Cattedrali sotterranee’ (le cantine scavate nel tufo per l’invecchiamento dei vini) e, negli anni a seguire, per il riconoscimento di oltre 70 Comuni appartenenti ad un territorio sui generis, unico e omogeneo.
L’immissione nel “Patrimonio dell’Umanità” potrebbe giungere, con il prossimo mese di giugno, dal Quatar, dove la commissione Unesco si riunirà per la decisione finale.

UNESCO (4)

E così il numeroso e caloroso pubblico, al Balbo di Canelli, ha dimostrato di aver compreso e avallato l’enorme rivoluzione culturale, storica e civile del progetto Unesco.

UNESCO (5)

Con “Buon anno Unesco”, grande festa, mirabilmente condotta dallo spumeggiante Beppe Berta che sul palco ha coinvolto educatori, amministratori e politici a livello locale provinciale, regionale e nazionale: l’assessore Annalisa Conti (delegata astigiana al progetto), Roberto Cerrato (responsabile del progetto), l’on. Massimo Fiorio, il consigliere regionale Angela Motta, il dirigente scolastico provinciale Alessandro Moliterno, il sindaco di Asti Fabrizio Brignolo, i sindaci di Vinchio, Nizza, Calamandrana, Calosso e Canelli che hanno sinteticamente riassunto il percorso e il messaggio del progetto, insistendo sull’indispensabile necessità dell’unione del territorio, unico ed omogeneo.

UNESCOUna dimostrazione della validità dell’unità d’intenti e delle eccellenze del territorio è subito emersa dallo spettacolo con l’esplosione degli studenti vincitori del concorso musicale Unesco ‘Amard’, la Band e il corpo di ballo degli allievi del Liceo artistico Benedetto Alfieri di Asti; dall’intensità con cui gli attori Andrea Bosca ed Elisa Galvagno hanno riproposto una parte dello spettacolo “Le colline come Vivo Acciaio” da loro stessi scritto e diretto; dalla divertente pièce tratta dallo spettacolo “Paisan, ritratti di gente di collina” del Teatro degli Acerbi; dalla sensibilità e delicatezza con cui Marco Soria e Marica Canavese hanno proposto “Amemanera”, i nuovi arrangiamenti di brani della tradizione piemontese (2,5 minuti di applausi); dal canellese doc, Cristiano Tibaldi; dalla superba esibizione del tenore Enrico Iviglia, che, accompagnato da Sebastiano Roggero, ha riproposto alcune arie liriche e dal musicista jazz, vinchiese, reduce da mezzo mondo, Felice Reggio che, tra l’altro, ha dedicato il ‘May Way’ di Frank Sinatra, all’ex sindaco Oscar Bielli, presente in sala, che aveva, nel 2003, insieme a Sergio Bobbio, tracciato “la via dell’Unesco”.