Mercoledì 15 dicembre, a Canelli, si è parlato di cure palliative rivolte a persone affette da malattie allo stadio terminale. Promosso dall’Associazione Con Te Cure Palliative Astigiane Onlus in collaborazione con l’Asl AT, il Comune di Canelli e la Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato, l’evento, a ingresso libero, si è svolto alle ore 21 nel Salone della C.R. di Asti, con il titolo “Diario di tanti viaggi”.
Nella serata sono stati protagonisti i pensieri dei volontari, letti da Adele Calori infermiera caposala del reparto Oncologia dell’Asl Asti e Maurizio Mo, volontario dell’Associazione, che ha il compito di promuovere nuove iniziative ed eventi.
Ad allietare una serata dal tema fortemente emotivo e coinvolgente, le calde note musicali del violoncello di Gabriele Fioritti e la splendida mostra fotografica di Giorgio Lorando.
Dopo un breve saluto da parte dal vice sindaco Francesca Balestrieri, il dott. Giuseppe Parello, medico oncologo al Massaia (dirige la struttura per le cure palliative) e presidente di “Con Te”, ha spiegato in modo chiaro e diretto che, nell’ottica di un crescente potenziamento dell’offerta di cura sul territorio, l’Asl di At ha allestito, nelle “Case della Salute” (più propriamente CAP – Centri di Assistenza Primaria) di Canelli e Nizza Monferrato il nuovo servizio di cure palliative.
All’interno del reparto di Oncologia dell’Ospedale di Asti è attivo uno spazio specifico dedicato alle cure palliative.
Nelle “Case della Salute” l’ambulatorio riceve su prenotazione: il numero diretto di Canelli è 0141.821823, quello di Nizza 0141.782237. Nelle due strutture l’ambulatorio è attivo: un giorno alla settimana, il martedì a Canelli dalle 10 alle 12 e a Nizza dalle 14 alle 16. Il dott. Parello, coadiuvato dall’infermiera palliativista Manuela Cazzulo, è presente per fornire cure e assistenza.
«In questo modo – spiega Parello – si migliorano le condizioni di cura e, di conseguenza la qualità di vita, dei malati della zona e si alleggerisce del 20% la richiesta di servizio al Massaia»
«Con l’apertura degli ambulatori, – continua Parello – otteniamo due risultati: siamo più vicini al paziente, rendendogli meno complicato il già delicato percorso di cura e, nel contempo, diventiamo più capillari sul territorio. Per rendere, per quanto possibile, questi “viaggi” più sereni.»