Dopo quanto emerso sul futuro assetto della sanità astigiana nel corso della riunione della Conferenza dei sindaci dell’Asl At, venerdì mattina 17 dicembre (richiesta da 53 primi cittadini) e in attesa di un incontro immediato con la Regione, è stata convocata, d’urgenza, una conferenza stampa per sabato 18 dicembre, alle ore 12.30, nel municipio di Canelli, dai sindaci della Comunità Collinare Tra Langa e Monferrato (Calosso, Canelli, Castagnole delle Lanze, Costigliole d’Asti, Coazzolo, Moasca, Montegrosso d’Asti, San Marzano Oliveto) e della Comunità Collinare Vigne e Vini (Bruno, Calamandrana, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Cortiglione, Fontanile, Incisa Scapaccino, Maranzana, Mombaruzzo, Nizza Monferrato, Quaranti).
Allarmati da quanto emerso nella riunione di venerdì mattina, soprattutto in merito alla mancata copertura finanziaria del nuovo ospedale della Valle Belbo (precedentemente la fine dei lavori era prevista per dicembre 2012), i sindaci delle due Comunità Collinari si sono dati appuntamento il giorno dopo per importanti comunicazioni.
Proprio in apertura dei lavori della Conferenza dei sindaci di venerdì, presieduta dal vicesindaco di Asti Sergio Ebarnabo, il direttore generale Luigi Robino ha illustrato la comunicazione ufficiale della Regione, trasmessa di recente, riguardante la mancata copertura finanziaria (imputata dalla Direzione regionale della Sanità al bilancio consuntivo 2009) del nuovo ospedale della Valle Belbo, per il quale sono già stati investiti oltre 3,5 milioni di euro (l’opera completa prevede un investimento di 32 milioni di euro).
Altro argomento il mancato finanziamento delle Case della salute di Calliano, Castello d’Annone e Villanova.
“Ho avuto nei giorni scorsi un colloquio – ha spiegato Robino – con il direttore della Sanità piemontese Paolo Monferino da cui è emerso che la situazione economica attuale è tale per cui ciò che si pensava di fare in passato, oggi non è più possibile. In questo quadro non ho trovato un atteggiamento di chiusura rispetto alle politiche territoriali: non è stata messa in discussione la costruzione, già da tempo avviata, delle Case della salute di San Damiano e Villafranca”.
Robino ha inoltre ricordato gli sforzi compiuti dall’Azienda sanitaria, in questi anni, sotto il profilo della spesa: “L’entità dei costi sostenuti dall’Asl – ha spiegato – è cresciuta dell’11% mentre la media regionale si è attestata al 16,5%”.
Ampio il dibattito, che ha visto l’intervento, nell’ordine, degli amministratori di Villanova, Scurzolengo, Roccaverano, Calamandrana, Canelli, Montechiaro, Asti, Montegrosso, Baldichieri.
La consigliera regionale Rosanna Valle, membro della commissione Sanità, ha spiegato che “i 22 consiglieri del Pdl hanno avuto diversi incontri sul tema, istituito internamente la Consulta sulla sanità e incontrato, giovedì 16 dicembre, l’assessore Caterina Ferrero per approfondire le due proposte attualmente in esame e riguardanti rispettivamente la costituzione di 6 e 8 aziende ospedaliere. Va detto che i consiglieri del Pdl, rispetto alle due ipotesi, si sono espressi a favore della seconda. Le Asl, invece, manterranno l’attuale ambito provinciale, come prevede la legge regionale”.
E’ poi stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, indirizzato al presidente Cota, all’assessore Ferrero e al direttore della Sanità Monferino, che chiede un incontro immediato con la Regione e apre un tavolo permanente sulla sanità con tutti gli enti dell’Astigiano.
Durante la seduta è stato inoltre nominato il nuovo presidente dell’Assemblea: Giorgio Galvagno, sindaco di Asti, sostenuto con 123 voti (altri 7 sono andati a Maurizio Bologna e 3 a Marco Gabusi, primi cittadini rispettivamente a Moasca e Canelli, seppure non candidati; 49 le schede bianche).
L’incarico, secondo gli accordi della Conferenza, durerà fino all’elezione del nuovo sindaco del Comune di Nizza Monferrato, oggi commissariato.