>> Truffa milionaria ai danni del settore edilizio, già in crisi

L’attività illecita colpisce il settore edile già duramente provato dalla crisi economica globale.

Con un’operazione scattata all’alba, i carabinieri del Comando Provinciale di Asti, coadiuvati dai reparti territorialmente competenti, hanno sgominato un’associazione per delinquere che operava in tutto il Nord Italia e aveva organizzato una truffa milionaria ai danni di diverse imprese edili piemontesi, e non solo.

Durante la scorsa notte, operando a Bolzano, Novara, Torino e Collegno (To), i carabinieri astigiani hanno dato esecuzione alle misure cautelari restrittive personali in carcere emesse dal gip del Tribunale di Torino, richieste dalla Procura Torinese, nei confronti di cinque persone resesi responsabili dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, alla sostituzione di persona e alla ricettazione.

Gli arrestati, insieme ad altre persone che sono state deferite in stato di libertà, allo scopo di perseguire un ingiusto profitto, si associavano tra loro e sotto falso nome, operando per conto della ditta “Edilconsol”, con sede operativa tra le provincie di Asti e Torino, e ordinavano, stoccavano e commercializzavano materiali impiegabili nel settore edile senza corrispondere alle ditte fornitrici il valore della merce ricevuta, per un valore complessivo di circa un milione di euro, arrecando così ingenti danni ad aziende della provincia di Asti e limitrofe, già in crisi per l’attuale congiuntura economica.

L’operazione, nome in codice “Ediltruffe”, è partita nell’aprile scorso, quando i carabinieri della Compagnia di Villanova d’Asti sono venuti a conoscenza dello strano attivismo della ditta “Edilconsol”, i cui rappresentanti avevano contattato numerose aziende dell’astigiano chiedendo di acquistare notevoli quantitativi di materiali per l’edilizia.

Effettuato un controllo, i carabinieri di Villanova d’Asti hanno presto appurato l’anomala movimentazione di cospicue quantità di merci che venivano stoccate in un capannone di Beinasco (To). Un’indagine, protrattasi diversi mesi, con il coordinamento del Pubblico Ministro del Tribunale di Torino, dott. Antonio Smeriglio, ha consentito di individuare le dieci persone facenti parte del sodalizio criminoso, attribuendo a ciascuna di esse il preciso ruolo ricoperto nell’organizzazione. Acquisiti inconfutabili ed evidenti elementi di colpevolezza, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Torino, dott.ssa. Sandra Recchione, ha emesso cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di: Consolino Andrea, classe 1978, residente a Bolzano; Buetto Filippo, classe 1956, residente a Novara; Verri Luigi, classe 1940, residente a Novara; Ardore Marco, classe 1969, residente a Torino; Garetto Giancarlo, classe 1952, domiciliato a Collegno; mentre sono stati deferiti in stato di libertà C. R. classe 1960 di Oleggio (No); I. D.  classe 1960 di Piossasco (To); A. S. classe 1973 di Cornaredo (Mb); R. N. classe 1963 di Beinasco (To);   M. A. classe 1969 di Sabbio Chiese (Bs).

Nel corso dell’operazione, che ha visto impiegati oltre 100 carabinieri,  sono state eseguite undici perquisizioni locali e posti sotto sequestro due capannoni delle ditte “B.F. materiali edili” e “Dia.Comm. srl” siti rispettivamente in Cameri (No) e Calvagese della Riviera (Bs), dove venivano stoccate merci provenienti dall’attività illecita.

I truffatori, operando da tempo, contattavano diverse ditte operanti nel settore della fornitura di materiali per l’edilizia ordinando grossi quantitativi di merci che venivano consegnate con promessa di pagamento a novanta giorni, saldo che non veniva mai effettuato.

Dopo aver ricevuto il materiale nel capannone di Beinasco, il sodalizio lo trasferiva quasi subito in altre sedi d’attività, apparentemente lecite, ove veniva posto in vendita unitamente a prodotti provenienti da fallimenti. Sono state accertate truffe ai danni di decine di ditte con sede in Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana, nonché in Austria e Portogallo, per un valore stimato superiore al milione di euro.

Sono in corso le acquisizioni delle denunce delle vittime già accertate ma l’Arma invita tutti gli imprenditori contattati o truffati a rivolgersi ai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Villanova d’Asti (tel. 01414683600).

, ,