Archiviata la bonifica, restano dubbi sul riutilizzo e il danno ambientale. Annunciata, annullata e confermata, mercoledì 13 ottobre, a Palazzo Rosso di Cengio, si è regolarmente svolta la visita del ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, presenti il capodella Protezione civile Guido Bertolaso, i presidenti delle regioni Piemonte e Liguria, Roberto Cota e Claudio Burlando, gli esponenti delle Province, i sindaci della Valle Bormida.
“Giornata storica per il territorio, l’ambiente e il nostro paese – ha sottolineato il ministro Prestigiacomo – La bonifica dell’Acna è di eccellenza, di livello nazionale, precondizione per il riutilizzo intelligente delle aree”.
Per Giuseppe Romano, commissario dal 2005 fino a pochi mesi fa: “E’ il primo sito bonificato e certificato in Italia. Ora ci sono 28 ettari di area a disposizione. Sono ancora in corso lavori nelle aree golenali, ma non sono interventi rilevanti per l’utilizzo dell’area”.
Tutti d’accordo. Sul riutilizzo dell’ex area Acna, sono sembrati tutti d’accordo : “Chiedo a Ministro, Regioni e Province che si raggiunga presto un accordo per rendere disponibile l’area” (Ezio Billia, sindaco di Cengio); “Serve un’alternativa pulita che dia lavoro a Piemontee Liguria” (Burlando); “Ora c’è una piattaforma per ripartire verso il rilancio produttivo del territorio. Da parte nostra c’è la disponibilità a trovare un’intesa” (Cota).
“E’ necessrio definire il contenzioso per danno ambientale. Il Piemonte ha avuto il danno maggiore (il 75% ndr), ma non siamo ottusi e vogliamo soluzioni nell’interesse di tutti” (Cota). Per il presidente della Provincia di Savona, Angelo Vacarezza: “L’indennizzo è giusto, ma non bisogna vanificare quanto è stato fatto”.
Il baratto. E’ quanto ha suggerito il presidente di Syndial (Eni), Leonardo Bellodi: ‘barattare’ il sito bonificato con la rinuncia al risarcimento.
Per la Prestigiacomo: “La transazione va fatta a tempi brevi. Un accordo si troverà certamente, senza litigare e con la massima trasparenza”.
I sindaci. I sindaci della zona, sentiti da Enrico Fonte della Gazzetta d’Alba, si dichiarano d’accordo sul riutilizzo dell’area, ma… “Non è una festa della bonifica, come è stato detto dal Ministro, né del mondo ambientalista.
L’inziativa è una forzatura per chiudere velocemente e bypassare la questione del risarcimento del danno ambientale. Spero che gli amministratori piemontesi sappiano reagire con forza e rivendicare i diritti… Per la bonifica poi ci sono ancora parecchie ombre da schiarire” (Stefano Garelli consigliere Provincia di Cuneo); “…Riutilizzo si, ma deve essere portata a termine la richiesata del danno ambientale,Vengano a visitare Saliceto, Camerana, Monesiglio…” (Enrico Pregliasco, sindaco di Saliceto); “Che venga riconosciuto il danno ambientale non con finanziamenti a pioggia, ma con un progetto serio” (Roberto Bodrito, vicesindaco di Cortemilia).
Leoni è scettico. Il commissario per la bonifica dal 1999 al 2004, Stefano Leoni, presidente nazionale del Wwf: “Ho l’impressione che sia iniziata la campagna elettorale. Si celebra una cosa che non è terminata. La messa in sicurezza della zona A1 non è finita. Solo la A2 è terminata. Ci prende scorciatoie scherza col fuoco. Non si sono mai visti collaudi in tempi così brevi”.