In concomitanza con l’inaugurazione della prima edizione di “Cantine Aperte” nel Parco del Castello di San Marzano Oliveto, sarà inaugurato, sabato 29 maggio, alle ore 11, dall’Amministrazione comunale, guidata da Giovanni Scagliola, il Parco naturale di Monte Oliveto.
Con il sostegno della Regione Piemonte – settore valorizzazione salvaguardia ed educazione ambientale – e della Fondazione San Paolo di Torino, è stato infatti ultimato il primo lotto del progetto denominato “La collina degli Ulivi”, redatto dall’agronomo Ernesto Doglio Cotto.
E’ stata recuperata un’area in parte pubblica e in parte privata di circa 15 mila metri quadri dove, nei secoli scorsi, cresceva rigoglioso l’ulivo. Si tratta di un versante collinare orientato a sud ovest, molto scosceso, con una porzione sommitale pianeggiante che diventa un autentico balcone affacciato sul Monviso e sulle Alpi occidentali.
Nell’area sono stati creati, esclusivamente con opere di ingegneria naturalistica, oltre 800 metri di sentieri. All’ingresso del parco, una planimetria indica i percorsi, mentre all’interno, sono posizionate altre tabelle più piccole a stampo didattico naturalistico con immagini di piante ed arbusti che si possono trovare sul posto.
Sono stati impiantati circa 160 ulivi misti ad altre specie arboree pregiate quali il mandorlo, la roverella, il carpino, il frassino, il pero e il melo selvatico. Le essenze arbustive principali impiantate sono: la ginestra, il biancospino, i cornioli e i sanguinelli.
Nella porzione più scoscesa dell’area è stato salvaguardato un ligustreto autoctono e, per questo, molto raro in Piemonte, nella spirito della legge regionale 32/82 ispiratrice del progetto.
All’interno del parco ha trovato posto il “campo collezione” curato dalla scuola di agraria V. Luparia di San Martino di Rosignano (AL) con i cloni di 15 piante di ulivi ultrasecolari presenti nell’Astigiano. Questo ultimo progetto è stato realizzato anche con il sostegno dell’assessorato all’agricoltura della Provincia di Asti.
Per il prossimo futuro il Comune intende completare il recupero dell’intera area rendendola maggiormente fruibile al pubblico con il rifacimento dell’illuminazione pubblica a bordo strada, l’arredo delle aree di sosta e l’installazione di un monumento per il quale verrà indetto un concorso.
Puntando con decisione sull’accoglienza turistica, l’Amministrazione sanmarzanese si impegna da qualche anno nella eliminazione delle ‘stonature’ dal centro storico, ad esempio un paio di anni fa furono sostituiti i vecchi corpi luminosi, risalenti agli anni ’60, con altri più adatti.
Con la collaborazione tra il Comune e vari operatori culturali, turistici ed economici del territorio, nell’estate del 2008, fu realizzata una guida turistica (stampata da Fabianogroup di Canelli), in italiano, tedesco e inglese, con un occhio di riguardo al territorio circostante e alle principali manifestazioni.
E, in quest’ottica, ha deliberato l’abbattimento della torre dell’acquedotto, bruttura costruita negli anni ’60 proprio vicina al Castello. Verrà infatti ricostruita entro il 2011 nello stesso punto, ma interrata.