“L’Anteprima Barbera” di venerdì 20 novembre, nel palazzo dell’Enofila di Asti, è stata la più partecipata di tutte le quattordici edizioni realizzate da Coldiretti. «Sarà forse per l’annata effettivamente superlativa, sarà per l’incontro fra Asti e Alba, sarà per una rinnovata attenzione verso il vino di qualità, è certo che vi hanno partecipato quattrocento persone». Ha commentato l’addetto stampa Coldiretti astigiana, Stefano Zunino.
Ha magistralmente condotto le degustazioni delle 21 Barbera d’Asti e 5 Barbera d’Alba, il prof. Vincenzo Gerbi, tra i maggiori esperti di viticoltura ed enologia nazionali, coadiuvato dal responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte, Secondo Rabbione. Questi i campioni di Barbera, rigorosamente anonimi, con la sola indicazione della zona di produzione delle uve: Agliano (3 campioni), Albugnano, Asti, Barbaresco, Bubbio, Calosso, Canelli (2), Casorzo, Castagnito, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato (2), Castel Boglione, Costigliole, Mombercelli, Montegrosso, Neive, Neviglie, Nizza Monferrato (2), San Damiano, Treiso, Vesime.
«E’ un’annata al top – ha detto il professor Gerbi – Dei 26 campioni degustati, tutti già in avanzata fase di “maturazione”, possiamo affermare che ognuno tende all’eccellenza. E’ un’annata storica!».
Sulle ali dell’entusiasmo, è emerso un nuovo metodo di valutazione del vino più prodotto in Piemonte quantificato con un valore economico minimo della Barbera: “Possiamo dire con certezza scientifica e, senza motivi di smentita – ha affermato Rabbione – che il prodotto eccezionale di quest’anno debba valere almeno 2,50 euro al litro sfuso».