«In questi mesi, – ha annunciato con soddisfazione Maurizio Mortara – grazie al contributo di molti (le strutture sanitarie del territorio, i medici e gli operatori, e soprattutto ai cinquecento soci iscritti a Volunteers Onlus), abbiamo presentato agli organi della Cooperazione Italiana ed al Ministero degli Esteri il progetto VRS denominato “Una tac per l’Afghanistan”.
Entro gennaio entreremo nel paese con le prime apparecchiature biomedicali, che saranno destinate all’Esteqlal Hospital di Kabul. E’ il primo passo.
Caricheremo su un aereo, messo a disposizione dall’Unità di Crisi Italiana, alcuni macchinari da usare in sala operatoria, un ecografo e quasi dieci quintali di materiale sanitario che verrà destinato all’ospedale di Kabul, dove contiamo di fermarci circa un mese per istruire il personale locale all’utilizzo delle macchine fornite. Data la precaria erogazione di corrente elettrica in quel paese, l’acquisto di un UPS, ovvero gruppo di continuità potrà garantire la continuità del funzionamento delle apparecchiature da noi fornite. Il mese scorso è stata visionata anche una apparecchiatura TAC. Entro il 2011 anche quell’importante strumento diagnostico partirà per l’Afghanistan.
Il viaggio di gennaio servirà anche a gettare le basi logistiche per le strutture dell’Esteqlal Hospital. Volunteers ha lavorato tanto in questi mesi. Entrare in Afghanistan non è facile. Il paese è in guerra, l’Ambasciata Italiana rilascia a fatica i pass, pochissime le organizzazioni che riescono ad operare stabilmente in quel paese. Anche i voli sono rari. La Cooperazione Italiana fatica a mandare avanti i suoi progetti umanitari. Basta niente e il programma subisce un arresto e i tempi di attesa si allungano. Inoltre, in questi mesi, ho sentito tante promesse di aiuto che però non sono state mantenute.
Il progetto Una TAC per l’Afghanistan prevede anche un corso di training in ospedali italiani di un paio di medici afghani che lavoreranno fianco a fianco con alcuni nostri sanitari, per apprendere l’utilizzo delle apparecchiature e l’interpretazione degli esami. In tutto l’Afghanistan (grande due volte l’Italia) ci sono soltanto cinque apparecchiature TAC, e quasi nessuno sa come usarle.
Il nostro progetto in Afghanistan – oltre a dare assistenza sanitaria al maggior numero di vittime civili della guerra, soprattutto bambini – dovrebbe servire anche a dimostrare come si può lavorare in quel paese.
E’ un messaggio di pace ed è la missione di Volunteers. Sapere di aver salvato anche solo un bambino dà la forza di andare avanti.»
A fine gennaio Volunteers inizierà il nuovo tesseramento annuale (10 euro). Il progetto Volunteers Una tac per l’Afghanistan e i resoconti degli organi collaboranti della Cooperazione Italiana sono visibili all’indirizzo: www.volunteers.it. Per informazioni: tel. 3482378655 – volunteers@live.it
Per donazioni tramite bonifico bancario: Volunteers – Unicredit Banca, IBAN: IT 89 Y 02008 48450 000100854667.