“Lady Asti” sbarca in Cina puntando sulle donne e i social network

Un brindisi dedicato all’altra metà del cielo, naturalmente con l’”Asti”.  Lo spumante italiano a docg più brindato al mondo affronta il mercato cinese con l’operazione “Lady Asti”. Tutto è racchiuso in un’intrigante bottiglia nera satinata con etichetta e scritte dorate. “Lady Asti” ha la corona delle miss e vuole essere la regina dei brindisi.

Come? Lo sbarco in Cina  è stato preparato con meticolosità e fantasia, fuori dai consueti canoni e percorsi del mercato enologico e segna uno cambio di passo nella strategia di comunicazione del Consorzio dell’Asti che affronta il vasto mercato cinese  puntando sulle donne e i social network.

All’affollatissima conferenza stampa all’hotel Ritz-Carlton di Shanghai il presidente del Consorzio dell’Asti Gianni Marzagalli e il direttore generale Giorgio Bosticco hanno illustrato il progetto partendo da una constatazione:  “Il pubblico femminile, come dimostrano le indagini di mercato nei principali Paesi, gradisce l’Asti docg per la sua dolce fragranza, i profumi, la leggerezza e la scarsa alcolicità. Il nostro vino da sempre legato a momenti di festa e di allegria troverà in Cina nuove occasioni di consumo”.

 Dove? In Occidente pochi sanno che nel vastissimo paese del drago sono molto popolari e frequentate le sale KEY TV dove si incontrano giovani e intere famiglie per partecipare a feste, cantare, cenare e bere. Protagoniste soprattutto le donne, vivaci interpreti di gare di karaoke dove musica e allegria sono gli ingredienti principali.

In questi ambienti farà il suo ingresso “Lady Asti” con una gara canora a puntate, tutta giocata sulle web tv, dove saranno visibili e votate le migliori performance.

I fratelli Angelo e Vincenzo Morano della Società Insider imprenditori italiani, con vasta esperienza del mercato cinese, sono i partner operativi del progetto che coinvolge nella sola area di Shanghai (23 milioni di abitanti) otto società di KTV, con un centinaio di locali e migliaia di spazi tecnologicamente attrezzati per le canzoni e le feste. Sono “stanze” coloratissime, molto diverse dal consueto karaoke,  arredate spesso con temi dedicati al mondo del cinema, fiabe popolari, fantascienza. Hanno tavolini, divani, piccoli palcoscenici e una  console collegata a computer con migliaia di canzoni in memoria. Per ogni brano scelto, scorrono sui video le parole del testo e il video clip correlato. Si canta da solista o in coro in un clima di grande divertimento e allegre bevute.

Saranno di “Lady Asti” le bollicine ufficiali del concorso che verrà sviluppato su migliaia di micro blog e ha già un sito www.ladyasti.com, e una piattaforma ufficiale  per raccogliere voti e preferenze.

Una giuria tecnica, presieduta dal popolare  show man Harry Hui ,  darà il giudizio alla selezione finale prevista per metà ottobre. In palio anche un ambitissimo viaggio in Italia e una visita all’area di produzione dell’Asti docg.

E l’Italia è stata protagonista della festa che  ha illuminato la notte di Shanghai, con un party nel più spettacolare locale della metropoli cinese, il Flair con una terrazza al 58°piano del Ritz-Carlton. Vi hanno partecipato, oltre a Miss Cina e altri protagonisti del mondo delle tv e dello spettacolo cinesi,  rappresentanti delle principali griffe della moda tricolore. Si è  brindato con l’Asti docg al successo di Lady Asti con il console generale italiano a Shanghai,  Vincenzo De Luca.

“L’Asti spumante è uno dei prodotti  simbolo del lavoro e dell’impegno italiano che ci piace rappresentare e far conoscere anche in questa parte di mondo così vivace e ricettiva ” ha detto il diplomatico.

L’operazione Lady Asti ha l’obiettivo di creare un nuovo spazio di mercato posizionando l’Asti docg nell’area del glamour, in un paese dove la crescita economica sta allargando i benefici a vaste fasce della popolazione, interessata a conoscere e scoprire  nuovi gusti  .

L’Asti docg, forte della sua tradizione, punta a questo mercato nuovo e lo fa con “Lady Asti”.

Alla bottiglia ufficiale saranno affiancate anche quelle delle case spumantiere che hanno aderito al progetto (finora sono diciannove). Ogni bottiglia avrà uno speciale collarino di riconoscimento.

L’Asti in Cina vuole cambiar musica.

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