>> Dalla magica India, don Sabu John in Italia per i suoi 7000 contadini

A Canelli, città dove si produce l’Amaro e l’Aperitivo Ramazzotti, è stato organizzato, giovedì 25 ottobre, un incontro internazionale. Erano presenti, tra gli altri, il sindaco Marco Gabusi, l’assessore alle Attività Produttive, Nino Perna, Michel Mauran (amministratore delegato Pernod Ricard Italia), Noël Adrianv (vice MD PR Europa), Padre John Sabu, direttore esecutivo PDS spezie biologiche e Pierstefano Berta (direttore industriale Pernod Ricard Italia).

Don John 45 anni, indiano, nove anni di studi in Belgio, è direttore della cooperativa PDS (Peermade Development Society) e braccio operativo della diocesi Kanyjrapally (200mila fedeli) nel Kerala (3,5 milioni di abitanti, 15% di religione cattolica), Sud Ovest dell’India.

L’abbiamo incontrato nella sala della Ramazzotti l’azienda della Pernod Ricard che, da tre anni, porta avanti un progetto con la Pds, (organizzazione non governativa della diocesi di Kanjirapally) che si propone l’educazione e lo sviluppo sociale del territorio.

«Pds  – illustra padre John – punta allo sviluppo sostenibile delle tribu, dei poveri contadini, delle fattorie periferiche, delle donne e dei bambini. La cooperativa, con oltre 7.000 contadini ed un fatturato di 2,3 milioni di dollari, porta avanti, tra l’altro, la coltivazione biologica del the, erbe medicinali e spezie, che  vengono usate per la produzione del famoso ‘Amaro Ramazzotti’. Una collaborazione che dura con vantaggio sia della nostri coltivatori che dell’azienda canellese».

Padre Sabu è in Italia in cerca di nuovi clienti. Accompagnato da due suoi collaboratori, ha poi partecipato, dal 25 al 28 ottobre al Salone del Gusto – Terra Madre di Torino.

Nel 2010, Pernod Ricard Italia aveva avviato il progetto “Favorire la creazione di ricchezza per gli agricoltori di spezie indiane” per avere direttamente dall’India alcune delle spezie che vengono utilizzate per la produzione della gamma Ramazzotti. Il progetto ha lo scopo di aumentare le capacità delle famiglie contadine di avere un reddito stabile e sufficiente.

“L’incontro di Canelli – spiega il dott. Berta – ha avuto lo scopo di condividere le esperienze ricavate dai tre anni di lavoro e per ulteriormente definire il progetto Ramazzotti per un commercio equo e solidale”.

I partecipanti al convegno di Canelli si sono poi spostati al Salone del Gusto – Terra Madre di Torino, la fiera internazionale che attira più di 100.000 visitatori.

Partecipare al Salone del Gusto – Terra Madre –   Ramazzotti lo fa per promuovere un modello alimentare rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali.

“Gli obiettivi dell’incontro e della presenza a Torino – spiega il dott. Berta – sono stati comuni:

• presentare il progetto a soggetti interessati ad avviare una simile attività di approvvigionamento diretto;

• condividere le esperienze sul progetto di 3 anni, che riunisce per la prima volta i protagonisti dell’attività: Pernod Ricard Italia, PlaNet Finance, Pds e Giz”