“E’ la prima volta che partecipo ad un Consiglio comunale e sarà anche l’ultima” è stato il commento di un cittadino canellese. “Anche qui, si respira la confusione nazionale! Siamo già entrati in pieno clima elettorale” ha incalzato un assiduo frequentatore delle sedute consiliari. Battute che denunciano chiaramente il clima esacerbato che si è respirato a Canelli, giovedì 25 ottobre, a Palazzo Anfossi.
Il Consiglio si è aperto con la richiesta di informazioni del capogruppo di Canelli Futura, Fausto Fogliati sulla pratica allestita per tenere il Giudice di Pace a Canelli e sul rischio di un forte ridimensionamento e di esuberi al centro commerciale Castello per 9 – 12 dipendenti.
In merito al Giudice di Pace, per il sindaco Gabusi non se ne farà nulla e la colpa è degli altri sindaci della Comunità Collinare che non collaborano. Per la questione dei dipendenti del Centro commerciale, invece, il sindaco non ha notizie così disastrose. L’interloquire si fa teso.
Fogliati non digerisce che il sindaco lo accusi di utilizzare la vicenda dei possibili licenziamenti al centro commerciale “Castello” per ottenere visibilità sui giornali, speculando sulla vita dei lavoratori.
Gabusi ha altresì precisato che in futuro impedirà l’utilizzo delle comunicazioni ad inizio consiglio comunale, perché le minoranze le utilizzano per mettere in difficoltà la Giunta.
Fogliati non resiste più: “Me ne vado – sbotta – oltre che per l’offesa personale (speculare sulle difficoltà altrui), per la gravità della condotta del Sindaco che si disinteressa completamente del destino di queste persone. Me ne vado dal Consiglio per il rispetto che nutro per le istituzioni. E’ questa l’unica, grave, reazione praticabile contro l’atteggiamento del Sindaco, volutamente provocatorio, offensivo ed ingiustificato, ecco perché ancor più grave”.
Alle ore 21,50, Fausto Fogliati, Annalisa Sacco e Flavio Carillo, di Canelli Futura, lasciano l’aula.
Risultati nulli i tentativi di riappacificazione da parte del sindaco (“Non abbandonate l’aula nell’interesse dei canellesi – Non è corretto”), il Consiglio prosegue con la comunicazione relativa all’affidamento dei lavori di piazza Cavour, da parte di Oscar Bielli, capogruppo di Pdl – Lega: “Su AstiNews, il 14 luglio, venivano pubblicati i nomi delle cinque imprese che il Comune di Canelli ha invitato a presentare un’offerta per la realizzazione dei lavori. L’apertura delle buste era prevista per il 30 di luglio, mentre le offerte dovevano pervenire entro il 27 luglio. L’Anomalia sta nel fatto che non mi pare possibile rendere noti i nominativi di coloro che sono stati invitati prima della chiusura dei termini della presentazione delle offerte. In questo senso la legge tende ad evitare che fra le società invitate vi possano essere degli accordi nella presentazione dell’offerta. Cosa che sicuramente non è avvenuta a Canelli, ma ciò non toglie che il Comune abbia eluso una legge nel rendere note le aziende invitate».
E Bielli prosegue: «Ora, anche noi abbandoniamo. In Consiglio è infatti venuto meno un clima se non di collaborazione quantomeno di serena convivenza. Già nel consiglio scorso avevamo subito le intemperanze dell’Assessore Gandolfo alle quali si sono aggiunte la censura del presidente Rosso che non mi ha consentito di concludere l’intervento e le affermazioni del Sindaco». Alle 22,10, Bielli e Amerio escono dall’aula.
Gabusi prende atto: «Siamo in piena campagna elettorale. Per l’affidamento dei lavori di piazza Cavour rilevo che il forte ribasso chiaramente dimostra come non ci siano stati accordi».
Fuori aula, Bielli ha poi commentato: “E’ bene che il sindaco, ma non solo lui, realizzi che l’arroganza non paga, né in Consiglio, né in piazza”.
Con l’arrivo dei due consiglieri della lista Gabusi, influenzati e velocemente convocati, Antonio Donnarumma e Firmino Cecconato, il Consiglio, con 12 voti, ha approvato le variazioni delle aliquote IMU, chiaramente illustrate dall’assessore Giancarlo Ferraris: «La variazione delle aliquote è necessaria per coprire, per quasi la totalità, i tagli dei trasferimenti da parte dello Stato. Nel bilancio di previsione erano già stati iscritti nel totale scetticismo. Purtroppo le varie manovre del Governo hanno portato ancora ulteriori tagli fino a raggiungere uno scompenso di oltre 190.000 euro quelli che, oggi, ci troviamo costretti a chiedere ai cittadini per rispettare il pareggio di bilancio e il rispetto del patto di stabilità».
Le nuove aliquote Imu: aliquota ordinaria, 0,88% (precedente 0,83%); aliquota abitazione principale, 0,40% (0,40%); aliquota uso gratuito, per immobili di proprietà dei figli ed in uso ai genitori e viceversa, con esclusione delle pertinenze, 0,76% (0,83%); aliquota per fabbricati rurali strumentali, 0,20% (0,20%); aree fabbricabili, 0,88% (0,83%); fabbricati D5 (istituti bancari), 1,06% (0,83%); maggiorazione rispetto all’aliquota ordinaria: fabbricati utilizzati per l’esercizio di commercio al dettaglio medie e grandi strutture di vendita (supermercati), 0,18%; maggiorazione rispetto all’aliquota ordinaria: fabbricati di categoria A, posseduti in numero superiore a 10, con esclusione dell’abitazione principale (La maggiorazione si applica su tutti i fabbricati di categoria A) 0,18%.
Alle 23,10, il sindaco Gabusi ha così concluso: «Ritengo strumentale l’uscita di scena della minoranza. Si, alle comunicazioni, ma a quelle urgenti. Il sindaco, tirato per la corda, si è un po’ stizzito, ma ha risposto a tutte le interrogazioni».
In merito all’Imu ha evidenziato come la quota ordinaria (0,88%) sia una tra le più basse. Nel bilancio la Cultura e le Manifestazioni sono state le più tagliate. Non ci sono stati interventi sulla prima casa e sulle quote Irpef. Non secondario il lavoro fatto sugli sgravi.
“Ci proponiamo, per il prossimo anno – ha assicurato – di portare correttivi”.