Il Servizio di Protezione Civile della Provincia di Asti sta attivando le disposizioni e le operazioni post terremoto che, come è noto, si è verificato alle ore 3.36 del 24 agosto nell’Italia centrale, con epicentro localizzato nel comune di Accumoli (RI) di magnitudo 6.0 e profondità di circa 4 Km.
La scossa sismica ha maggiormente interessato le province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia con vittime e ingenti danni in particolare nei comuni appunto di Accumoli (RI), Amatrice (RI) e Arquata del Tronto (AP), con numerose scosse che si sono susseguite durante tutta la giornata.
“La macchina dei soccorsi si è messa subito in moto. A fianco del lavoro dei Vigili del Fuoco e degli operatori del 118 è iniziato l’intervento dei volontari della protezione civile – esprime il Consigliere Provinciale con delega alla Protezione Civile, Cristiano Massaia (sindaco di Aramengo) – per l’allestimento dei campi di accoglienza dove la popolazione può essere collocata nella prima fase dell’emergenza. Stiamo attendendo disposizioni da parte del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile sulla destinazione dei nostri volontari, mentre ieri sono partite le unità cinofile specializzate per la ricerca sotto le macerie”.
La Regione Piemonte, come altre Regioni, ha dato la loro disponibilità per un totale di 19 moduli di assistenza alla popolazione, ulteriori unità cinofile per ricerca persone disperse, tecnici per la valutazione dei danni e funzionari per l’assistenza ai comuni colpiti.
“Nei territori, per iniziativa dei sindaci e degli amministratori, è partita, oltre agli aiuti, anche la corsa alla raccolta di fondi per la ricostruzione – dichiara il Presidente della Provincia di Asti Marco Gabusi, anche sindaco di Canelli – in questo caso è l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) a coordinare le iniziative dei Comuni. Siamo vicini alle popolazioni colpite e a tutti coloro che devono gestire l’emergenza in modo tempestivo ed efficace”.
Si ricordano le coordinate per chi volesse aiutare le popolazioni colpite:
Su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni colpite dal terremoto e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, è stato attivato il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di sms del costo di 2 euro. È possibile donare anche chiamando da rete fissa lo stesso numero. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
L’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani – ha istituito un conto corrente per la raccolta di fondi per la ricostruzione, i versamenti possono essere destinati al conto corrente intestato ad ANCI, con causale ‘Emergenza terremoto centro Italia’.
Queste le coordinate IBAN: IT27A 06230 03202 000056748129.