“Abbiamo utilizzato i mesi estivi per studiare, – ha scritto, verso la fine di agosto, l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta – abbiamo illustrato al sindaco di Nizza Monferrato un quadro di azioni per far ripartire con urgenza il cantiere del presidio sanitario della Valle Belbo: la Regione Piemonte è dalla stessa parte delle amministrazioni locali e soprattutto della popolazione, abbiamo tutti l’obiettivo comune di vedere completata e utilizzata interamente quella struttura. Non dobbiamo perdere tempo in inutili contrapposizioni, ma lavorare tutti per lo stesso obiettivo: io voglio vincere la scommessa di rafforzare l’offerta sanitaria e di assistenza territoriale dell’astigiano”. L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Saitta, insieme al direttore dell’Asl di Asti Ida Grossi ha condiviso questa mattina con il sindaco Flavio Pesce la scelta dell’utilizzo totale della struttura ed affrontato anche le modalità al vaglio per far ripartire i lavori, tra cui l’appalto in concessione o il leasing in costruendo.
“Valle Belbo diventa un presidio territoriale con grandi potenzialità – ha spiegato Ida Grossi alla luce dell’analisi dei dati sulle prestazioni attuali nell’intero territorio astigiano – e lo doteremo di quanto è necessario alle esigenze di salute attuali della popolazione: puntiamo su un numero importante di posti letto di continuità assistenziale che serviranno ai pazienti cronici quando devono essere dimessi dagli ospedali, ma anche sull’hospice per i malati terminali. Sarà sede di guardia medica, del punto di primo intervento, delle attività ambulatoriali oggi attive a Nizza, ma vogliamo sperimentare anche letti di cronicità gestiti direttamente dai medici di famiglia, come già avviene positivamente in altre zone d’Italia”.
“So che dall’amministrazione comunale di Nizza Monferrato arriverà il pungolo costante a fare presto – conclude l’assessore Saitta – ma sono io il primo ad avere fretta: dal sindaco Pesce mi aspetto che lavori anche sul tema del collegamento fra il centro abitato e la sede della struttura di Valle Belbo, perché l’aspetto del trasporto pubblico locale dovrà essere seguito con la massima attenzione e costituirà parte integrante del nuovo progetto”.