La Legge Regionale n. 7 del 24 maggio 2012 prevede l’unificazione degli organi di gestione dei rifiuti di Asti e Alessandria (i cosiddetti Ambiti Territoriali Ottimali). Provincia e Consorzio di Bacino dei Rifiuti dell’Astigiano (C.B.R.A.) dovranno gestire, nei prossimi mesi, le fasi necessarie per l’organizzazione della nuova realtà.
Entro maggio prossimo tutti i Comuni e le Province di Asti e Alessandria dovranno stipulare un’unica convenzione per costituire la nuova conferenza d’ambito unificata. Il tema è estremamente delicato, perché riguarda la gestione completa del ciclo dei rifiuti, dagli aspetti impiantistici a quelli tariffari. Sono quindi coinvolti direttamente gli interessi delle amministrazioni comunali e dei singoli cittadini per i prossimi anni a venire.
Si devono quindi creare le condizioni necessarie per sviluppare le scelte impiantistiche che completino il ciclo dei rifiuti con la fase di valorizzazione energetica della frazione residua, minimizzando la frazione da conferire in discarica, così come previsto dalla normativa in materia. Consapevole di questo, la Provincia Asti intende svolgere in pieno il ruolo che la legge le attribuisce per la tutela della comunità amministrata nelle fasi di realizzazione del processo di unificazione con l’Alessandrino.
Il Commissario Straordinario della Provincia di Asti Alberto Ardia precisa: “Abbiamo particolarmente a cuore che l’applicazione della normativa regionale sia trasformata in occasione per garantire una ancor maggiore sostenibilità ambientale del sistema dei rifiuti e una organizzazione sempre più efficiente. Questo nel rispetto dei due territori che devono mantenere le proprie peculiarità e trarre entrambi vantaggi dal nuovo assetto”.
In occasione della sottoscrizione della modifica al Protocollo in materia di rifiuti tra Provincia di Asti, Consorzio di Bacino, Comune di Asti e G.A.I.A. S.p.A., avvenuta il 5 febbraio scorso, è stata costituita una commissione congiunta, che ha il compito di effettuare le opportune valutazioni affinché l’unificazione avvenga in modo equilibrato, tutelando gli interessi di entrambi i territori. La commissione, proposta a ottobre dall’amministrazione provinciale e integrata (come richiesto dal Consorzio e dal Comune di Asti) da un rappresentante per i Comuni con meno di duemila abitanti e da un rappresentante per i Comuni con popolazione superiore, lavorerà quindi a tappe forzate mediante il confronto aperto con i corrispondenti enti di Alessandria.