Nel 50° anniversario delle doc vinicole italiane: recital “In vino veritas”

Recital "In vino veritas" Giorgio Milani (vice presidente della compagnia teatrale LAPS – Laboratorio Artistico Piccolo Sipario – di Casale M.to) è l’ideatore insieme ad Alfredo Rivoire (presidente LAPS e autore dei testi dei “4 moschettieri del vino”) del recital “In vino veritas. Nozze d’oro per le doc” che avrà luogo al Teatro Balbo di Canelli venerdì 17 maggio, alle ore 21. Una grande festa per la ricorrenza del 50° anniversario dell’istituzione delle doc.

Attori (personaggi): Giorgio Milani (Pinot), Dana Caresio (Carlota), Raffaele Montagnoli (Giuseppe Antonio Ottavi), Cesare Demichelis (Federico Martinotti), Sergio Sassone (Arturo Marescalchi), Alfredo Rivoire (Paolo Desana).

Pianista: Augusto Merlo. Il “Casale Coro” diretto da Giulio Castagnoli. Maestro accompagnatore Andrea Stefenell. Solisti: Paola Roggero (soprano), Michele Ravera (tenore).

Direttore di scena Giorgio Laurenti; scenografie/luci Simone Rivoire; consulenza storica Andrea Desana, Mariuccia Merlo, Alberto Baviera. Regia di Giorgio Milani e Alfredo Rivoire. Seguirà brindisi con vini doc.

Il pubblico potrà apprezzare nello spettacolo:

1) l’atmosfera di una festa popolare con canti e danze da sempre in uso presso la nostra gente (Coro Bach con solista Claudio Cincota e la Banda “I sonadur” diretti dal maestro Massimiliano Limonetti e Gruppo folkloristico “I pe liger”)

2) la ricchezza e comunicativa del nostro dialetto con poesie e proverbi molto significativi di autori monferrini (interpretati da Giorgio Milani: Pinot e Dana Caresio: Carlota)

3) la conoscenza e/o la riscoperta di personaggi fondamenatali della terra monferrina quali Giusppe Antonio Ottavi (interpretato da Raffaele Montagnoli), Federico Martinotti (interpretato da Cesare Demichelis), Arturo Marescalchi (interpretato da Sergio Sassone) e Paolo Desana (interpretato da Alfredo Rivoire) e da noi ribattezzati “I 4 moschettieri del vino” che tanto hanno fatto per riqualificare il lavoro nei campi e per la certificazione dei vini di qualità legati ad una precisa e ben identificata zona geografica. La gente deve sapere, soprattutto i giovani, maturando la consapevolezza che questi nostri avi ci spingono a riscoprire e valorizzare sempre più il territorio in cui si abita; da ciò può derivare una crescita occupazionale e un nuovo benessere economico (turismo enogastronomico e altro)

4) la fatica unita alla volontà e alla mai perduta speranza dei nostri contadini nel dedicarsi al duro lavoro dei campi tramite l’esecuzione da parte del maestro Augusto Merlo di significativi brani di musica classica al pianoforte, come il Notturno op. 9 n° 2 di Chopin

5) la bellezza della musica lirica in brani dove il vino è protagonista come “Viva il vino spumeggiante” dalla Cavalleria rusticana di Mascagni e “Libiam” dalla Traviata di Verdi interpretati dal “Casale Coro” diretto da Giulio Castagnoli con maestro accompagnatore Andrea Stefenell e solisti Paola Roggero (soprano) e Michele Ravera (tenore).