Un secondo “caso Zavattaro” si starebbe profilando alla Provincia di Asti, alla cui Giunta mancano due assessori da ormai quasi sei mesi (Rosanna Valle, già in capo al dicastero dei Lavori Pubblici ora consigliera regionale del Pdl e Giovanna Quaglia, già responsabile del settore turismo e manifestazioni, diventata assessore regionale al Bilancio), a seguito della costituzione anche nell’Astigiano di alcune sezioni di Futuro e Libertà, la nuova formazione di ex An che fa capo a Gianfranco Fini.
Il consigliere provinciale e vicecapogruppo del Pdl, Davide Cavallero (assente all’ultimo consiglio provinciale) ha già annunciato di aver aderito a Flie si attendono anche su questo piano prossimi sviluppi.
Ma tornando al possibile bis del caso Zavattaro, è utile sottolineare che, malgrado le rassicurazioni d’obbligo della presidente on. Maria Teresa Armosino, pare sempre più incerta la posizione dell’assessore alla Cultura ed all’Istruzione, Antonio Baudo (ex An) che, in un si spera imminente rimpasto dell’esecutivo, verrebbe “sacrificato” a favore di un esponente della Lega Nord (in pole position il consigliere Luigi Marinetto). Pare infatti certo che la Giunta ridurrebbe da otto a sette i suoi componenti, con un solo esponente in quota An (il fedelissimo dell’Armosino, Marco Versè) invece di due e conservando invece i due posti alla Lega (il possibile Marinetto, o Palmina Penna insieme al vicepresidente Cardona).
Il tutto si inquadrerebbe nella progressiva opera di “normalizzazione” del centrodestra astigiano avviata nei mesi scorsi dall’Armosino con l’intento di formare un gruppo di sostenitori e amministratori particolarmente fedeli e privi di ogni vocazione alla critica interna.
(a cura di Paolo Monticone)