Piemonte a misura di bambino: altri 31 parchi diffusi

Grande risposta, con 100 domande presentate dai Comuni, del bando per realizzare strutture destinate ai giochi dei più piccoli. L’assessore Caucino: «Successo straordinario dell’iniziativa, mirata a far tornare i bambini a giocare all’aperto, facendo riscoprire loro la socialità e lo stare insieme. Con i quasi 400 mila euro stanziati realizzeremo altri 31 parchi che porteranno il totale complessivo a 63. Auspico, per il futuro, di poter aumentare ulteriormente il numero, soddisfacendo le richieste di tutti i municipi e facendo diventare davvero il Piemonte la Regione dei bambini»

Un Piemonte sempre più a misura di bambino. E’ a questo che, ormai da anni, sta lavorando l’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino, che annuncia nuovi finanziamenti per l’iniziativa «Giochiamo all’aria aperta 2022-2023». Data la grande richiesta da parte dei Comuni di realizzare parchi gioco diffusi la regione ha elargito ulteriori 400mila euro (374.508 per la precisione) con i quali sarà possibile scalare le graduatorie e realizzare altri 31 parchi, che si aggiungono agli attuali 32 per un totale di 63 opere completate.

D’altronde l’iniziativa ha avuto un successo che è andato davvero al di là delle aspettative: entro la scadenza del 20 settembre sono pervenute 100 istanze, tutte risultate ammissibili da parte di Comuni piemontesi, finalizzate alla realizzazione dei parchi per un fabbisogno complessivo – venissero finanziati tutti – di 1 milione e 272mila euro. Con lo sforzo economico messo in campo dalla giunta, su proposta dell’assessore Caucino, si riuscirà a finanziarne quasi un terzo.

L’idea dell’assessore Caucino era nata per contrastare proattivamente gli inevitabili danni provocati dalle chiusure rese necessarie dall’emergenza Covid: realizzando occasioni di svago, crescita e rafforzamento, sviluppando conoscenze competenze e autostima e ritrovando fiducia promuovendo l’utilizzo dei luoghi pubblici e dei parchi. Ma anche creando reti formate da enti locali e scuole, con il coinvolgimento di associazioni giovanili, centri di aggregazione, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni sportive, anche attraverso lo strumento della co progettazione.

Da qui l’iniziativa di consentire l’attività ludica e motoria per i minori, anche attraverso installazioni, giochi integrabili con il contesto in modo «leggero», con la pavimentazione stradale e gli edifici esistenti, ovviamente nel rispetto di tutte le leggi urbanistiche. Con la promozione di parchi gioco diffusi nelle vie, nei viali e nelle piazze e, perché no, anche nei cortili, purché aperti alla cittadinanza, dove riproporre i giochi tradizionali e identitari di «una volta». Favorendo così il riappropriamento degli spazi pubblici, che vengono curati e tenuti in ordine anche con il contributo dei ragazzi e delle famiglie stesse, instillando nelle giovani generazioni – ma anche in quelle meno giovani –  la cultura dei «beni comuni» per favorire la salvaguardia e la crescita della propria comunità.

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