Agrinsieme Moscato commenta l’accordo sulle uve Moscato

«Siamo moderatamente soddisfatti. È passata la nostra linea: un aumento della resa e del prezzo delle uve, senza trattenute, con un accordo poliennale». Con queste parole Luca Brondelli, il portavoce della delegazione di Agrinsieme Moscato (di cui è presidente il produttore vinicolo Pietro Cirio), il soggetto di rappresentanza agricola che riunisce Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative, commenta l’intesa sull’accordo interprofessionale sulle uve Moscato che fissa in 107 quintali per ettaro la resa per la vendemmia 2014 che è ormai alle porte, con 8 quintali di blocage/deblocage, cioè la quota di uva che potrà essere destinata a docg a seconda delle richieste dei mercati. Per quanto riguarda il prezzo dei grappoli è stato fissato in 10,65 euro al miriagrammo.

Nell’accordo c’è anche l’impegno delle Case spumantiere a ritirare un minimo di 100 quintali/ettaro di uve docg per la vendemmia 2015 al prezzo di 10,70 euro al miriagrammo.

Brondelli ritiene positiva la firma dell’intesa da parte di tutte le componenti: «In questo senso abbiamo avuto assicurazioni da parte dell’assessore Ferrero», e spiega così la moderata soddisfazione di Agrinsieme Moscato, «Avremmo preferito tre quintali in più, cioè la nostra proposta di 110 quintali con un blocage/deblocage di 5 quintali. Tuttavia non ce la siamo sentita di fare saltare tutto e con senso di responsabilità abbiamo deciso di firmare».

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