>> Lo spostamento del mercato bisettimanale non food scatena toni accesi

Il progetto di riqualificazione del mercato settimanale presentato giovedì 19 gennaio agli ambulanti e ai commercianti dall’assessore canellese a qualità urbana, promozione e servizi al commercio Giovanni Vassallo in un’affollata assemblea al salone della Cassa Risparmio di Asti, ha scatenato forti discussioni e un duro confronto.

Sul tavolo degli imputati la proposta, “in via sperimentale” ha precisato l’assessore, di spostare il mercato dei generi non alimentari da piazza Gancia in piazza Cavour. Un trasloco di poche decine di metri che, però, pare non piacere a buona parte dei titolari di licenze di vendita non in sede fissa. A contestare il progetto anche un gruppo di commercianti di piazza Cavour che hanno dato man forte alle contestazioni, a tratti dai toni accesi, di alcuni ambulanti.

Giovanni Vassallo ha illustrato con slide, zeppe di dati e argomentazioni, i desiderata dell’amministrazione comunale. “Il mercato bisettimanale è in declino – ha esordito -. Tanto che le bancarelle, negli ultimi quindici anni, sono diminuite: 49 di generi vari e 28 del settore alimentare il martedì, che scendono rispettivamente a 35 e 22 il venerdì”. Molte le cause della parabola discendente: crisi economica, alti costi di gestione, perdita di leadership di valle, minor qualità della proposta commerciale, pochi parcheggi nell’area centrale che fanno lievitare le multe. “E’ necessario un cambio di passo, con un taglio netto alle proposte di bassa qualità” ha detto Vassallo. Come? “Spostando, anzitutto, la sede del mercato non food in piazza Cavour, riducendo al minimo se non eliminando gli stalli della “spunta” per liberare circa 150 parcheggi in piazza Gancia. E’ pur vero – ha aggiunto – che ne toglieremmo 65 da piazza Cavour, ma ne acquisteremmo un centinaio in più a poche decine di metri. Considerando che, oggi, il turnover di parcheggi in piazza Cavour è al di sotto del 30%”.

I mugugni, sino a pochi minuti prima a stento repressi, a quel punto sono esplosi. “Sarà la nostra rovina!” hanno stigmatizzato alcuni operatori. Per Luigi Forina, ambulante ed esponente di categoria: “l’idea di cambiare sede non è peregrina ma si tratta di valutare tutti i pro e i contro. E in questo momento i “contro” sono più dei “pro”.

Le abitudini dei clienti e la nuova dislocazione sono sembrate essere le croci della riorganizzazione. “Valutiamo attentamente la proposta, anche se pare che questa non piaccia. Ci sono buoni spunti da una parte e dall’altra” è stato il commento di Orazio Barone, leader della piazza Dai commercianti canellesi presenti, invece, la denuncia è arrivata sull’azzeramento degli stalli per parcheggio in piazza Cavour. “Così le nostre vendite crollano, anche del 40%” hanno stigmatizzato-.

E, poi, i cento parcheggi in più promessi in piazza Gancia devono restare tali tutto l’anno, con o senza beach volley e pista di pattinaggio”. Bocciatura del progetto dopo una plateale votazione, ottenuta in una bolgia di voci (ma l’incontro, come aveva annunciato l’assessore, era di presentazione). Con richiesta all’amministrazione di sospendere l’iniziativa, “pena – hanno sostenuto alcuni – la riconsegna della licenza. Anche perché a Canelli si lavora poco, colpa della poca qualità della merce”.

E’ rimasta, però, in sospeso la domanda posta da Vassallo a ambulanti e commercianti: “Quali i motivi oggettivi e obiettivi, sostenuti da dati, del vostro no alla proposta?”. Argomento che non mancherà di scaldare la primavera cittadina.