“Canelli, la città del vino” manifestazione da valorizzare meglio

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VINO 5 VINO 6 VINO 7VINO 8 La 16^ edizione della manifestazione settembrina “Canelli, la città del vino” 26 e 27 settembre si è appena conclusa lasciando l’impressione di qualcosa di incompiuto, un po’ come la rotonda all’incrocio fra corso Libertà, viale Indipendenza e viale Risorgimento.

Quasi sempre le opere incompiute segnalano stanchezza. Così, forse è stato anche per questa manifestazione, che non è stata bene veicolata dai canali comunicativi utilizzati. In verità ha pesato anche la concomitanza con numerose altre manifestazioni del territorio.

VINO 10I visitatori delle storiche cantine non sono mancati, così come quelli diretti alle aziende delle colline trasportati dalla navetta appositamente studiata per il tour del vino. Qualche stella che ha brillato di luce propria non è mancata, a partire dalla manifestazione Vino e Territorio, organizzata da Oicce, o l’incontro con il mitico Moser che ha richiamato fans dal circondario per ascoltarlo in piazza Cavour, sul palco dove è stato intervistato dal giornalista Giovanni Vassallo.

O i concerti delle bande musicali, da quella canellese, sempre molto ammirata e applaudita, a quella di Omegna i cui suoni armonici hanno creato un’atmosfera festosa per tutto il centro storico.

PochiVINO 9 i banchi. Ma al palato non sono mancate le consolazioni gastronomiche, a partire da quelle delle due Pro Loco di Canelli o della Pro Loco di Costigliole d’Asti. Quest’ultima ha ben figurato con il suo gruppo sempre più numeroso di personaggi in costume ottocentesco, sorridenti ed instancabili. Un angolo di dol cezze lo ha riservato proprio la Pro Loco di Costigliole nella Sala delle Stelle, finemente drappeggiata per accogliere i golosi più raffinati che hanno reso onore ai manicaretti dal sapore antico accompagnati dai vini aromatizzati Mainardi, retaggio della bella Epoque.

E così è scivolata via un’altra manifestazione che meriterebbe di essere valorizzata meglio di quanto sia stato fatto.