A conclusione dell’anno scolastico, come lodevolmente avviene da 13 anni, le scuole del territorio organizzeranno la manifestazione “Crearleggendo” che mette insieme un’esplosione di cultura, arte, teatro, musica, sport e di vita.
L’evento si svolgerà dal 21 al 25 maggio e coinvolgerà tutti gli alunni delle scuole locali, come protagonisti, spettatori e organizzatori. Al teatro Balbo. Sul palco del teatro Balbo si alterneranno, dal mattino alla sera, spettacoli teatrali e momenti di riflessione accompagnati da immagini per illustrare progetti realizzati nelle classi, presentazioni di libri legati ad autori del territorio e premiazioni per i ragazzi che hanno partecipato ai concorsi proposti durante l’intero anno scolastico.
In piazza. In piazza invece saranno allestite colorate bancarelle, di lavori svolti in classe, momenti di ascolto, di attività significative legate alla solidarietà e laboratori creativi, dove si sperimenteranno e si svilupperanno linguaggi grafici, pittorici e plastici. Verranno predisposte le scacchiere giganti per la promozione al gioco degli scacchi; si disputerà l’ormai tradizionale torneo di fine anno per designare i campioni della scuola primaria e secondaria.
Tema: “Un paesaggio da vivere”. Tema comune e titolo dell’evento è “Vivere il paesaggio, un paesaggio da vivere”, argomento molto sentito a scuola e a casa, in occasione della candidatura Unesco dei nostri paesaggi vitivinicoli. In quest’ottica, sottolinea la prof. Annamaria Tosti referente di ‘Crearleggendo’ “abbiamo privilegiato tutti quegli aspetti che ci legano ai nostri luoghi, reinterpretando opere classiche adattate alla nostra realtà, quali il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, ed il Mondo dei Vinti di Nuto Revelli. Abbiamo scelto letture di autori che hanno tratto ispirazione da questi luoghi quali Cesare Pavese e Franco Asaro, scegliendo momenti musicali legati al tema dell’abbandono e del ritorno al paese natio».
«Perché – aggiunge la Dirigente scolastica prof. Palma Stanga – come ricorda Cesare Pavese nella “Luna e i falò “Un paese ci vuole, non fosse altro che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”. Vivere in un paese significa incontrarsi, crescere insieme, rispettarsi, ognuno con le proprie diversità, conoscere ed apprezzare la cultura locale, il dialetto locale, le tradizioni di un mondo lontano, ma sempre presente nella nostra memoria. Vivere in un paese significa rapportarsi con altre culture e tradizioni, fare esperienze comuni con alunni di altre realtà, come il gemellaggio con una scuola pugliese, a Maruggio, l’ospitare e l’essere ospitati in famiglia, rappresenta un momento altamente formativo ed educativo».
A Fino e Asaro. E la chiacchierata si conclude con il ricordo di due insegnanti che “ci hanno lasciato troppo presto” e a cui è stato dedicato il Crearleggendo 2012, alla cui realizzazione hanno collaborato: Ornella Fino, docente di educazione ambientale, impegnata nella salvaguardia del nostro territorio e il prof. Franco Asaro, cantore e pittore delle nostre terre.