Viabilità e mobilità nel territorio Unesco di Langhe-Roero e Monferrato

Monferrato_UNESCOI ‘Paesaggi vitivinicoli di Langa Roero Monferrato, dal 22 giugno, 50° sito italiano tutelato dall’Unesco, primo paesaggio vitivinicolo culturale italiano, 29 Comuni nella core zone, 101 nella buffer zone, distribuiti in 10.780 ettari, costituiscono un patrimonio dell’intera umanità.

E se l’umanità volesse venire a scoprire queste sue meraviglie? Come potrebbe arrivarci?
La mobilità e la viabilità sono state ripensate? Le colline del Barolo, Barbaresco, Grinzane, Canelli, Nizza, Monferrato saranno avvicinabili e percorribili dai milioni di turistipreannunciati? A piedi, in bici, in moto, in auto, in pullman, in treno?

Le imperdibili ricchezze di un Patrimonio Unesco di 11.000 ettari, sulle colline di tre province, senza una viabilità sostenibile, con ferrovie chiuse, strade dissestate continuamente soggette a fenomeni franosi!
Nell’ottica Unesco come si concilia la soppressione della linea ferroviaria della Valle Belbo, che collegava zone come Alba, S. Stefano Belbo, Canelli, Calamandrana, Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino, Bergamasco, Alessandria?

Sempre valido il contributo di Sergio Conti, docente di geografia economica dell’Università di Torino e presidente della Società italiana di geografia: «Il territorio verrà invaso da turisti e noi non saremo in grado di accoglierli. Ci vuole organizzazione, non bastano i finanziamenti. Sarà necessario mettere in rete una serie di informazioni, i percorsi da seguire, dove dormire, dove mangiare, che cosa vedere».

«Il riconoscimento è solo l’inizio – ha dichiarato Annalisa Conti vicepresidente dell’Associazione per la gestione del sito – La vera sfida inizierà quando si partirà con il piano di gestione. Non si tratta soltanto di un marchio di cui potranno fregiarsi le sei ‘core zone’, ma sarà tutto un territorio di undicimila ettari da gestire. Le sei zone dovranno imparare a valorizzare le notevoli risorse comuni con un vero lavoro di squadra».

«Ci aspetta un grande lavoro – conclude Conti – I privati che finora sono rimasti più spettatori che attori dovranno sentirsi parte integrante del patrimonio. Una rete viva non solo dei Comuni, ma dell’intero territorio».
A presto! Cominciando dal primo incontro ufficiale di Canelli, il 1 agosto.