Da poco è stato presentato ai genitori di 122 alunni delle classi seconde delle scuole primarie Rio Crosio, Buonarroti e Donna (Serravalle), un progetto promosso dall’Inner Wheel di Asti con il patrocinio dell’Asl AT e la collaborazione del V° Circolo didattico che coinvolgerà i ragazzi in un screening allo scopo di rilevare eventuali disturbi specifici di apprendimento.
“Pensiamo che questo progetto – indica Giovanna Banchieri, presidente dell’Inner Wheel affiancata da altre 36 socie astigiane – possa dare la possibilità ai bambini di una sana crescita, promuovendo il loro benessere e sviluppo cognitivo, affettivo e sociale. Un riconoscimento precoce dei disturbi specifici di apprendimento (DSA) e una presa in carico dei casi evidenziati evita problemi psicologici ai minori (spesso sentendosi dire che sono distratti, o che non si applicano abbastanza, sviluppano forme di ansia, depressione, rabbia) e anche relazionali. In questo modo potremmo evitare situazioni di abbandoni scolastici o scelte scolastiche di minore impegno, senza contare l’aiuto che viene offerto ai genitori”.
La scelta di indagare sui bambini delle seconde classi non è causale: le linee guida nazionali sui disturbi specifici di apprendimento, tra cui ci sono la dislessia, la disgrafia e la disortografia, consigliano di fare uno screening proprio nella fascia di età intorno ai 7/8 anni, per individuare i soggetti a rischio e attivare subito un lavoro multisciplinare tra insegnanti e operatori sanitari. Per individuare le scuole primarie ci si è avvalsi della collaborazione del dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Alessandro Militerno. All’Asl AT, dove è da tempo attivo un apposito tavolo di lavoro costituito da neuropsichiatri, psicologi e logopediste, sono in aumento i casi di DSA: nel 2008 erano 70, saliti a 139 nel 2011; nei primi nove mesi di quest’anno sono stati superati i 100 pazienti. “L’età media dei bambini seguiti si è abbassata, attestandosi sugli 8 anni – spiega Raffaella Marmo, responsabile dell’Area di riabilitazione – e questo denota una maggiore attenzione delle scuole e dei genitori al problema. Lo screening tra i bambini della seconda elementare costituisce il momento ritenuto più opportuno per individuare i soggetti a rischio e avere una maggiore efficacia nel percorso diagnostico e terapeutico successivo: prevediamo incontri con insegnanti e genitori, prove e test individuali e collettivi per gli alunni”. Questi compiti saranno svolti dalle logopediste dell’Asl Francesca Cantisani e Linda Timossi, coinvolte dal progetto dell’Inner Wheel con Raffaella Marmo e Maria Grazia Saracco, coordinatrice dei logopedisti. A fine aprile i risultati dello screening saranno discussi con le insegnanti (il V° Circolo è rappresentato nel progetto dalla dirigente Rosanna Sardo e dalla docente Nicoletta Bausano, coordinatrice DSA) e con i genitori dei bambini a rischio: con loro sarà approfondito, caso per caso, il discorso sul percorso diagnostico.
“Il coinvolgimento dell’Azienda sanitaria – spiega Giovanni Banchieri – è importante per una serie di fattori, tra cui l’esperienza di lavoro in équipe dei suoi operatori e la conoscenza delle scuole con le loro risorse e criticità”.