Sostanze dopanti in un allevamento di vitelli nel Cuneese, sequestrati 845 capi

Contraffazione e vendita di sostanze alimentari adulterate sono i reati di cui dovranno rispondere un allevatore di bovini ed il suo soccidario, entrambi residenti in provincia di Cuneo.

Nel corso dell’attività investigativa, coordinata dal Sostituto Procuratore dr. Massimiliano Bolla, i finanzieri sono intervenuti nelle stalle in cui venivano somministrate le sostanze dopanti, procedendo al sequestro di 845 vitelli a carne bianca, prevalentemente della razza Blue Belga e incroci e, con l’ausilio del personale del Servizio Veterinario dell’ASL.CN1, al contestuale prelievo di campioni di liquidi biologici dagli animali trattati.
Tali reperti, sottoposti ad esami di laboratorio presso il Centro Regionale Antidoping di Orbassano (To) e presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, hanno confermato la presenza delle sostanze illecite.

Sono state effettuate perquisizioni nell’abitazione dell’allevatore e nelle stalle soccidarie, con il rinvenimento ed il sequestro di flaconi contenenti liquidi anonimi e diverse siringhe seriali utilizzate per l’inoculazione di dette sostanze. Anche in questo caso le successive analisi dei liquidi hanno confermato la presenza di una nota sostanza anabolizzante, riconosciuta già da tempo nociva per la salute umana, in quanto cancerogena.

I capi risultati positivi alle analisi di laboratorio, su disposizione dell’A.G., sono stati macellati al fine di sottoporre ad analisi istologica i cosiddetti organi bersaglio (ghiandole sessuali, timo, tiroide, ecc.) il cui esito ha evidenziato la presenza di metaplasie nelle ghiandole sessuali, cagionate dai trattamenti con la citata sostanza anabolizzante.
Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti, tra l’altro, farmaci ad uso veterinario detenuti dall’allevatore senza le prescritte autorizzazioni.