Dalle immense periferie della megalopoli di Città del Messico, ai sobborghi del piccolo paese di Calamandrana, in Piemonte. l’arte di Raymundo Sesma impreziosirà il progetto di riqualificazione dell’area industriale di San Vito, a Calamandrana.
L’affermato artista messicano è stato coinvolto in prima persona in uno studio di fattibilità che mira a trasformare, attraverso l’arte e i colori, l’area industriale di San Vito, a Calamandrana. Un progetto che vuole coinvolgere tutto il territorio diventato Patrimonio dell’Unesco e restituirlo a cittadini e visitatori per far nascere o rinascere in loro un nuovo sentimento di appartenenza e d’identità individuale e collettivo.
D’accordo con il sindaco Fabio Isnardi si è iniziato a elaborare uno studio di fattibilità che coinvolga tutta l’area, non solo per quello che riguarda le facciate degli edifici, con gli interventi da parte dell’artista messicano, ma con un più generale, ambizioso, progetto che ripensi tutto gli spazi, ottenendo una trasformazione globale.
Al progetto stanno lavorando un gruppo di professionisti del settore, non nuovi a collaborazioni e interventi nella zona del Monferrato e già tra i principali artefici di quei laboratori didattici pensati insieme al Parco Artistico Orme su La Court, che sono entrati a far parte dei progetti ufficialmente comunicati da Expo 2015 e che poggiano sulla medesima filosofia di condivisione e apertura del territorio.
Il gruppo di lavoro è costituito da: Raymundo Sesma, Fortunato D’Amico, Fabio Isnardi, Alessandra Aires, Paolo Mighetto, Ferruccio Capitani, Marco Minari, Diego Repetto, Luca Toppino, Michela Scaglione, Laura Botto Chiarlo, Marco Devecchi.
L’incontro con l’artista messicano è previsto per il prossimo 24 giugno, grazie alla grande disponibilità mostrata da Sesma, di un importante momento di discussione sull’arte contemporanea e la riqualificazione urbana.
Alla presenza di tutto il gruppo di lavoro, Sesma sarà accompagnato alla scoperta delle magnifiche colline che danno vita ad alcuni dei più importanti vini dell’enologia piemontese. Solo vivendo concretamente il territorio, infatti, sarà possibile instaurare quel “dialogo col paesaggio” necessario per ottenere un arricchimento specifico tra architettura e pittura, obiettivo cui tutte le persone coinvolte nel progetto aspirano.
L’idea vincente di questo progetto, infatti, come sottolineato dagli stessi professionisti che lo stanno portando avanti, è “il ribaltamento della prospettiva con cui si vuole intervenire: vedere queste strutture non come una criticità ma come un’opportunità di valorizzazione”.
Si può capire quanto prestigio possa dare il coinvolgimento di Sesma al progetto di riqualificazione presentato a Calamandrana. La zona d’intervento, infatti, come si diceva, è particolarmente significativa, sorgendo ai piedi della collina alla cui sommità si trova il centro storico di Calamandrana ed essendo lambita dalla ferrovia Alessandria – Castagnole ora dismessa. D’accordo con il sindaco si è iniziato a elaborare uno studio di fattibilità che coinvolga tutta l’area, non solo per quello che riguarda le facciate degli edifici, con gli interventi da parte dell’artista messicano, ma con un più generale, ambizioso, progetto che ripensi tutto gli spazi, ottenendo una trasformazione globale.
L’obiettivo è rendere fruibili a tutti le opere che saranno realizzate, creando una sorta di “parco – giardino artistico”:che funga da polo di attrazione per il territorioe da ideale punto dipartenza per eventuali escursioni naturalistiche e culturali che innescano un processo di conoscenza di tutto il paesaggio locale. La vicinanza a zone naturalistiche di pregio, siano esse boschi o vigneti, o il già citato paese di Calamandrana Alta, infatti, rende questo sito un ottimo punto di partenza per escursioni naturalistiche e culturali, ponendolo come simbolo di un processo di conoscenza del territorio che possa innescare meccanismi virtuosi di riqualificazione anche nelle aree limitrofe.