L’idea dell’associazione Memoria Viva di Canelli che ha invitato nella sala della CrAt, venerdì sera 21 marzo, due giovani concittadini ‘emigrati’ a parlare di “Noi Europa”, sul tema dell’Unione europea, che conoscono bene, è stata bene accolta dai canellesi.
Il pubblico, composto da persone di età e sensibilità politica diversa, ha colto lo spirito dell’iniziativa, lontana da finalità partitiche, ma attenta alla “politica del quotidiano” fatta di scelte concrete e di progetti di ampio respiro.
Introdotto da Massimo Branda, presidente dell’Associazione, Antonio Scarazzini è stato molto chiaro nell’indicare in maniera oggettiva, ma non neutrale, le principali strutture che reggono la vita delle Istituzioni europee, soffermandosi poi sulle questioni principali sul tappeto, come rigore e crescita, immigrazione, orientamento politico del progetto europeo.
La moderatrice della serata, Paola Bottero, ha richiamato esempi concreti di nuovi spazi che si possono aprire se saremo in grado di ragionare con un’ottica più ampia del nostro sguardo, per agganciare quel progetto europeo, che ci pare lontano, mentre è a portata di mano. “Noi Europa”, un modo di vedere questo tema come un’opportunità piuttosto che una palla al piede: un’ottica per nulla scontata tra un popolo di euroscettici e uno di euroindifferenti.
Nelle foto, il pubblico presente e il tavolo dei relatori: Antonio Scarazzini, Paola Bottero e Massimo Branda.