>> Mobilitazione anche in provincia sul referendum

Il 12 e 13 giugno gli italiani saranno chiamati a decidere su quattro quesiti referendari. Due saranno sulla privatizzazione dell’acqua, uno sul nucleare e uno sul legittimo impedimento.

Vista la moratoria sulla costruzione di nuove centrali decisa dal governo, il referendum sul nucleare potrebbe perdere di valore agli occhi degli italiani come accusano tutte le maggiori associazioni ambientaliste. Per scongiurare questo pericolo, si assiste ad una mobilitazione generale. Anche la provincia partecipa con diverse iniziative.

A Canelli (At), mercoledì 25 maggio, alle ore 21, nel Salone delle Stelle del municipio, in via Roma 37, si svolgerà un incontro pubblico sul referendum del 12 e 13 giugno: “Le ragioni del sì”.

L’incontro è organizzato dalle associazioni canellesi: Valle Belbo Pulita, Memoria Viva, Azione Cattolica, 99 Platani, Dendros.

Per difendere la gestione pubblica degli acquedotti italiani e decretare che l’acqua non è una merce ma un diritto essenziale di tutti.

Per impedire che nel nostro Paese si ritornino a costruire impianti nucleari, nonostante il referendum del 1987 abbia chiaramente sancito che gli Italiani preferiscono la salute, la sicurezza, l’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Interverranno: Alessandro Mortarino (Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche) “Si scrive acqua, si pronuncia democrazia”; Giancarlo Dapavo (Comitato Astigiano Fermiano il Nucleare) “Nucleare, l’alternativa più pericolosa”. Modera: Alessandro Negro.

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