“La masca – si legge in Wikipedia – è un termine piemontese, molto diffuso nel Roero, nelle Langhe, in Astesana, nel Biellese e nel Canavese, nelle Valli Cuneesi la cui etimologia è incerta. Il termine sta prevalentemente ad indicare una strega o fattucchiera. La parola probabilmente trae origine dal longobardo maska, che indica l’anima di un morto (da cui anche il significato meno comune di “spirito soprannaturale”), o dall’antico provenzale mascar, borbottare, nel senso di borbottare incantesimi. Le masche sono una figura di rilievo nel folklore e nella credenza popolare piemontese: generalmente sono donne apparentemente normali, ma dotate di facoltà sovrannaturali tramandate da madre in figlia o da nonna in nipote, o per lascito volontario ad una donna giovane.”
Il primo incontro con le famose masche piemontesi a Torino, avrà luogo, alle ore 16 di venerdì 1 febbraio, nella sede della Tekno Tre, in via Principessa Clotilde nr. 95/A con una full immersion nel mito delle Langhe e delle storie di masche. Un amarcord, organizzato dall’Associazione Culturale Arvangia, da non perdere, dedicato agli animali in grado di trasformarsi assumendo nuove e pericolose sembianze, dal lupo, all’orso, al gatto nero, in pratica tutti gli animali diventati “maschere di carnevale”, depositari di misteriosi sortilegi, ammascati fino a diventare creature diaboliche. A disquisire sull’argomento Silvio Marengo, medico veterinario, autore di una recente pubblicazione dedicata agli animali di Langa e ai loro incantesimi.
Secondo incontro il giorno successivo, sabato 2 febbraio, inizio ore 21, con una vija di impianto tradizionale presso il salone polivalente di Montaldo Roero, ospite la cantautrice Simona Colonna che presenterà il suo ultimo cd, un raffinato amalgama di lingua piemontese, vocalità e suggestioni musicali per voce sola.
Terzo incontro giovedì 7 febbraio, al teatro Gobetti di San Mauro Torinese, in via Martiri della Libertà 17. “Tremate, tremate le streghe son tornate!” questo il titolo del mariage di cinema e teatro che ha preparato Pietro Giau regista del film “Effetto masca”,ispirato dal volume “Langa magica” edito da Gribaudo editore nel 1988. Per saperne di più info@annacuculogroup.it.
Quarto incontro martedì 12 febbraio, ore 19, a Torino, una camminata in masca a San Salvario, con Flavio Bonifacio e la sua band a far da apripista, apparizioni di masche birichine e ripugnanti a cura della Compagnia Teatrale dei Saltapasti e gran cena di carnevale, tra scherzi e racconti da brivido ai tavoli del Ristorante Imbarco Perosino, l’oasi verde in riva al Po in zona Valentino, che in omaggio alle Langhe offre piatti graffianti al costo equo e solidale di 15 euro (prenotazione obbligatoria allo 011-657362). Un modo nuovo di festeggiare il martedì grasso con sorprese e omaggi per i partecipanti.
Quinto e ultimo incontro a Paroldo venerdì 15 febbraio con il raduno dei magnin e le narrazioni di Romano Salvetti che ha concluso la trilogia dedicata al paese delle masche con il romanzo “Le donne del cardinale”. Istruzioni per l’uso. Per i noti problemi di spazio all’Osteria Salvetti di Paroldo, chi non vuole perdersi la cena dei magnin è pregato di mettersi in contatto con gli organizzatori al 3392626364
L’ingresso all’incontro molto atteso di venerdì 1 febbraio sugli animali alter ego delle masche è libero. Nell’occasione verrà distribuito il programma degli appuntamenti successivi.
Ancora una nota, tratta da Wikipedia: “Secondo la tradizione, i poteri delle masche comprendono l’immortalità ma non l’eterna giovinezza o la salute: sono quindi vulnerabili, e soggette alle malattie e all’invecchiamento. Quando decidono di averne abbastanza di questa vita, per poter morire devono trasmettere i poteri ad un’altra creatura vivente, che spesso è una giovane della famiglia, ma alcune volte può essere un animale o un vegetale. Le masche hanno il potere della bilocazione e della trasformazione in animali, vegetali o oggetti. Possono far uscire l’anima dal corpo e volare immaterialmente nello spazio, mentre non possono farlo fisicamente; poiché durante il volo magico il corpo resta incustodito ed inanimato, l’attività delle masche è quasi esclusivamente notturna. Di indole raramente malvagia ma sempre capricciosa, dispettosa e vendicativa; possono essere anche benefiche, guarire malattie o ferite tanto alle persone quanto agli animali, o salvare vite in pericolo.”
E’ possibile per tutto il mese di febbraio diventare sostenitori e protagonisti della cultura diffusa con versamento sul c.c.p. numero 10038123 intestato all’Associazione Culturale Arvangia, ricevendo copie omaggio delle imperdibili pubblicazioni inserite nella strenna editoriale del ventisettesimo anno di impegno arvangia in terra piemontese.