E’ morto, venerdì 12 gennaio, all’ospedale di Asti, dove era stato appena ricoverato, per un peggioramanento delle sue condizioni fisiche, il canellese Giuseppe Marello (classe 1929) l’ultimo maestro artigiano tappezziere (aveva continuato a lavorare nel suo laboratorio di tende, tendaggi, materassi, poltrone, divani, in via Garibaldi).
Era stato precedentemente ricoverato nella Casa di Riposo di Santo Stefano Belbo per circa un mese (ma il giorno di Natale lo aveva trascorso felicemente in famiglia).
Il rosario sarà recitato domenica 14 gennaio alle 20.30, mentre il funerale si svolgerà alle ore 15 di lunedì 15 gennaio, nella parrocchia di San Tommaso.
“Questa notizia ci ha sorpreso dolororosamente, non ci aspettavamo di riceverla – commenta commossa la ‘testimone’ canellese degli anni del Fascismo e della Resistenza Gianna Menabreaz che nei suoi libri ha raccolto tra le altre cose anche quanto da lui raccontato – Non sono bastate le mie esortazioni a reagire. Ci ha lasciati una persona cara, nonché un pezzo di storia della nostra bella città.”
“Aveva imparato il mestiere di materassaio dal padre, con il quale girava da ragazzo con un carretto su cui trasportavano la cardatrice. Prima erano solo materassai e poi costruivano divani, migliorando negli anni la loro attività. Era stimato consigliere della Confartigianato. Memoria storica ‘orale’ di tutto quanto concerneva la vita cittadina di quasi un secolo.”
I suoi ricordi di infanzia, lucidissimi, del periodo fascista rivivono anche nell’ultimo libro scritto da Gianna Menabreaz. Ricordi impressi nella sua mente di ragazzo di 14-15 anni. Ricordi di gerarchi, delatori, fascisti, partigiani.
“Si ricordava di tutte le famiglie canellesi e degli eventi storici, pubblici e privati, della città. Ci ha lasciato tanti ricordi che cercheremo di tramandare, noi che siamo rimasti. Un abbraccio forte alla sua famiglia – conclude Gianna Menabreaz -. Ci uniamo al loro cordoglio.”