Filippo Mobrici, presidente del Consorzio di tutela della Barbera Vini d’Asti e del Monferrato, è il nuovo presidente del Gal “Terre Astigiane nelle Colline Patrimonio dell’Umanità”. Lo hanno eletto, all’unanimità, l’assemblea dei 31 sindaci, associazioni di categoria e Unioni collinari che con Camera di Commercio compongono il Gruppo di azione locale che, mercoledì pomeriggio, hanno sottoscritto l’atto costitutivo nella sala consigliare di Costigliole d’Asti. Due i vicepresidenti, come previsto dallo statuto: il canellese Giovanni Vassallo e Nicoletta Candelo di Fontanile.
Prende così il via ufficialmente l’organismo, una società cooperativa a dimensione sovracomunale, che nelle intenzioni dei fondatori darà ossigeno a piani di intervento e sviluppo sul territorio, alla promozione turistica e all’agricoltura. Il Gal attinge a fondi nazionali e europei: in ballo ci sono già 2,5 milioni di euro di finanziamento.
Ma l’assemblea è stata animata sin dalle prime battute sulla scelta del presidente. In prima linea la candidatura di Mobrici che, nel tempo, aveva messo d’accordo buona parte delle anime del costituendo ente. Ma due settimane fa Canelli, Nizza e altre due amministrazioni avevano affiancato a quella di Mobrici, la candidatura di Giovanni Vassallo.
Dualismo arrivato mercoledì in sala. Quando l’assemblea pareva arenata in un empasse senza uscita, i sindaci di Nizza, Nosenzo, e di Canelli, Gabusi, hanno dato il “via libera” al nome di Mobrici. L’Unione collinare Canelli e Moasca, a questo punto, ha proposto la vicepresidenza per Vassallo, accolta all’unanimità.
Tra i primi passi del nuovo ente la coposizione del consiglio di amministrazione e il bando per l’individuazione del direttore.