Coldiretti Asti ha rivelato, giovedì sera 15 dicembre, ad Agliano Terme, i vini vincitori del concorso “Giovane, Affinata o d’Annata” (le tre anime della Barbera d’Asti Docg), dedicato alla memoria del giovane tecnico Coldiretti Paolo Vastadore.
Si sono aggiudicati i tre primi premi delle rispettive categorie le seguenti etichette:
“Carbunè” Barbera d’Asti 2010 di Franco Roero, per la sezione “Giovane”;
“Anssèma” Barbera d’Asti Superiore “Superzona” Nizza annata 2007 di Cascina Giovenale;
“Canto di Luna” Barbera d’Asti Superiore “Superzona” Nizza annata 2006 di Guido Berta.
Rappresenteranno il “top del top”, il meglio della produzione della zona sud – est della provincia di Asti, ricompresa nel territorio storico del vino più diffuso in Piemonte. Al concorso hanno infatti preso parte oltre 100 vini analizzati e degustati dal “Centro Studi Vini del Piemonte” di San Damiano d’Asti, per caratterizzare la produzione della Barbera in un’ottica di maggiore trasparenza e valorizzazione sui mercati. In questo senso “le tre anime della Barbera” vogliono presentare ai consumatori le tipologie principali e ben identificabili del vino: una Barbera “giovane” dell’annata 2010 in botte d’acciaio, una “affinata” per almeno due anni e una “d’annata” 2006.
La zona di provenienza dei vini partecipanti al concorso che ha interessato ben 22 comuni, è stata scelta per ricordare il territorio in cui operava Paolo Vastadore, l’agro tecnico Coldiretti, esperto di vini, tragicamente scomparso, il 19 gennaio 2010, all’età di 27 anni, in un incidente stradale mentre tornava a casa dopo una giornata di lavoro.
L’investitura delle “tre regine” della Barbera d’Asti è avvenuta nel corso di una “Cena di Gala”, preparata dagli chef della Scuola Alberghiera di Agliano (presente il presidente Secondino Aluffi), alla presenza del presidente e del direttore di Coldiretti Asti, Maurizio Soave e Antonio Ciotta, e del responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte, Secondo Rabbione. Il giornalista de “La Stampa”, Sergio Miravalle, ha intervistato i tre vignaioli vincitori del concorso con la consueta sagacia, facendo emergere l’elevata professionalità raggiunta in ambito enologico e l’azione di valorizzazione del territorio e dell’ambiente effettuata da chi lavora sulle nostre colline.
Ma la serata ha avuto anche una finalità nobile: i 112 commensali presenti alla “Cena di Gala” hanno versato una quota di 30 euro, la cui somma è stata interamente devoluta all’Associazione “Progetto Sarah” per volere della famiglia Vastadore. Come ha spiegato Aldo Bergoglio (il papà di Sarah prematuramente scomparsa per un aneurisma) l’incasso servirà per l’ampliamento della mensa scolastica di Andranovolo in Madagascar già dedicata a Paolo Vastadore.