Beffato da una signora che ha finto di riconoscerlo

PISTONEE’ capitato il 24 febbraio scorso, durante il mercato settimanale del martedì, a Canelli, verso le ore 10, sotto i portici di piazza Zoppa.

«E’ bene si sappia cosa mi è successo. Che possa servire a mettere in guardia anche gli altri miei concittadini». Racconta, Gian Maria Pistone che preferisce sdrammatizzare la beffa subita, ridendo per primo della propria sprovvedutezza. Mentre passava sotto i portici di piazza Zoppa, è stato avvicinato da una signora, sui 40-45 anni, berretto a tubo, che, in perfetto italiano, lo salutava con slancio: “Ciao, ma allora sei tu! Non ti ricordi di me?…”. Alcune battute sullo stesso tono e lo abbraccia, invitandolo a prendere insieme un caffè. Pistone, pur non tirandosi indietro, rifiuta l’approccio, adducendo a motivo i suoi affari, la saluta subito dop oma, prima di far ritorno a casa, passa anche dal parrucchiere. Si accorge allora, frugando nella tasca destra del giubbotto, di non avere più con sé le chiavi di casa.

Una volta rientrato, in qualche modo, a casa, ha la triste sorpresa di trovare tutto sotto sopra, forse ad opera di complici della donna: «Materassi buttati contro le pareti, lettiere rotte, cassetti tutti rigirati, i quadri per terra. Mi hanno portato via la “24 ore” con un po’ di contanti e, chi sa perché, un pendolo da 25 chilogrammi (70×50) di nessun valore!»

La chiacchierata con l’amico Gian Maria si conclude con un “Sono stati veramente abili! Ma non serve arrabbiarsi! Ha ragione mia figlia! Faremo le pulizie primaverili”.