>> Avvio del 44° Premio Acqui Storia con uno sguardo sull’Italia unita

La 44° edizione del Premio Acqui Storia, la cui organizzazione è ripartita da un mese circa con l’invio alle case editrici del bando di concorso, verrà introdotta, sabato 9 aprile, alle ore 17,30, ad Acqui Terme nella Sala Conferenze di Palazzo Robellini (piazza A. Levi, 5) con una tavola rotonda volta a celebrare i 150 dalla nascita dell’Italia, dal titolo “1861. Identità nazionale, unificazione, guerra civile“, all’interno delle manifestazioni celebrative in atto sul territorio nazionale.

Interverranno: Aldo A. Mola, docente di storia contemporanea all’Università di Milano e autore di numerosi saggi – tra cui la collana Storia del Risorgimento e dell’Unità distribuita in queste settimane in abbinamento con il quotidiano “La Stampa” -, nonché giurato dell’Acqui Storia; e Massimo Viglione, ricercatore dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche nonché docente di storia moderna e storia del Risorgimento all’Università Europea di Roma. Il dibattito verrà introdotto da Carlo Sburlati, assessore alla Cultura del Comune di Acqui Terme.

Aldo Mola e Massimo Viglione (quest’ultimo autore di saggi di rilievo nell’ambito del revisionismo risorgimentale di matrice cattolica, tra i quali il recentissimo 1861. Le due Italie. Identità nazionale, unificazione, guerra civile) approfondiranno gli aspetti di una stagione tanto eccezionale, mirando a definire le ragioni culturali che hanno portato alla nascita di un sentimento di identità nazionale e all’unificazione politica della Penisola, senza trascurare limiti, contraddizioni, nodi irrisolti del processo unitario.

I relatori accompagneranno i presenti attraverso un percorso storico che li aiuterà a prendere coscienza della rilevanza di un passaggio che tanta parte ha avuto nella storia della nostra nazione, attraverso l’analisi dell’epocarisorgimentale in tutti i suoi aspetti, anche controversi. Un dibattito aperto ad un pubblico pronto a cogliere le “provocazioni” che certamente scaturiranno dal confronto tra scuole di pensiero differenti, ma rappresentate da storici di indubbia autorevolezza e vivacità intellettuale.

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