Riprende slancio il programma per il 70° anniversario della Liberazione avviato in primavera dall’Israt (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti).
Insieme alla Casa della Memoria di Vinchio, l’Istituto proporrà dal 18 ottobre al 2 dicembre quattro appuntamenti in altrettanti centri (Nizza Monferrato, Vinchio, Costigliole, Rocca d’Arazzo) che fecero parte della Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato.
“L’esperienza di autogoverno – ha ricordato Mario Renosio, direttore Israt, nel presentare questa mattina le iniziative – coinvolse una quarantina di comuni a Sud del Tanaro: per circa un mese e mezzo divisioni garibaldine e autonome realizzarono l’impegno comune di gestire amministrativamente e militarmente un territorio compreso tra San Marzanotto, Canelli, Costigliole e Masio. Una prova di dialogo e confronto che oggi archivieremmo, in modo forse scontato, sotto la voce ‘dibattito democratico’: ma allora fu un fatto straordinario”.
La prima occasione di approfondimento sarà costituita dal convegno “Inventarsi la democrazia: la Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato” previsto a Nizza il 18 ottobre: a partire dalle 9, al Foro Boario ci si soffermerà sul significato storico, i protagonisti e gli eventi di quella esperienza. I lavori si apriranno con una prestigiosa presenza: quella di Valerio Onida, alla guida dell’Istituto nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia. L’ex presidente della Corte Costituzionale interverrà sul tema “Inventarsi la democrazia: dalla Resistenza alla Costituzione”.
L’Israt porterà il proprio contributo attraverso i relatori della giornata: Laurana Lajolo (membro del Comitato scientifico, parlerà di “Contadini e partigiani”), il direttore Mario Renosio (“L’esperienza della Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato”), la ricercatrice Nicoletta Fasano (“La guerra tra le case: il rastrellamento del dicembre 1944”).
Il convegno è patrocinato da Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, Provincia, Comuni di Nizza, Agliano, Vinchio, Anpi, Casa della Memoria di Vinchio. Ingresso libero.
Domenica 26 ottobre ci si ritroverà a Vinchio dove, alle 15, prenderà il via la passeggiata nei luoghi in cui nacque la Resistenza, andando soprattutto a scoprire segni meno conosciuti di memorie: come i cippi dedicati ai primi due partigiani caduti, tra il giugno e l’agosto del 1944, durante i rastrellamenti. Il Teatro degli Acerbi curerà la lettura drammatizzata di testimonianze.
Nel mese di novembre (data ancora da fissare) altra camminata resistente a Costigliole nel 70° anniversario della morte di Corrado Bianco, il giovane partigiano a cui è intitolato lo storico viale di ippocastani all’ingresso del paese. Un mazzo di fiori sarà deposto sul luogo dove Bianco fu ucciso da Fulvio Vitali, milite della divisione San Marco, giudicato e condannato in contumacia (riuscì a fuggire in Sudamerica). La vicenda processuale sarà, per l’occasione, ricostruita dall’Israt, mentre la vita di Corrado Bianco è stata raccontata, nel 2013, nel libro del costigliolese Gino Risso.
Infine il 2 dicembre Rocca d’Arazzo ricorderà il rastrellamento che, in quello stesso giorno del 1944, pose drammaticamente fine all’esperienza della Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato. Particolarmente significative saranno le testimonianze di chi vide passare, tra le case, i reparti tedeschi e fascisti o di chi assistette alla deportazione dei civili.
Le iniziative di Vinchio, Costigliole e Rocca d’Arazzo sono promosse in collaborazione con le Amministrazioni Comunali; la partecipazione è libera.
Sempre nell’ambito del programma sul 70° della Liberazione, le scuole medie di Nizza saranno coinvolte, a partire da novembre, in un progetto di riscoperta di piazze e vie cittadine intitolate a persone o avvenimenti legati alla lotta partigiana. I ragazzi realizzeranno l’inedita guida turistica “Nizza in guerra” che verrà presentata nella ricorrenza del 25 aprile.
Porterà invece la firma di Nicoletta Fasano e Mario Renosio il libro “Fascismo repubblicano: l’Astigiano tra occupazione, guerra civile e dopoguerra” pronto nei primi mesi del 2015. Il volume ha un taglio inedito: ricostruisce i fatti attraverso le fonti tedesche e di Salò, cioè secondo il punto di vista del nemico. Abbraccia il periodo storico tra il 1943 e il 1947, documentando tra l’altro l’attività della Corte di Assise, che processò anche i gerarchi fascisti astigiani, e affrontando il tema della resa dei conti tra partigiani e fascisti nell’immediato dopoguerra: una questione scottante, per dirla con le parole di Renosio, ma di cui spesso si è parlato a sproposito.