Nel programma di Classico 2016, il novelliere alessandrino del ‘500 Matteo Bandello

PETRINI ValentinaIn occasione della presentazione del programma Classico 2916 di Canelli, abbiamo intervistato la canellese Valentina Petrini, studiosa del nostro concittadino G. B. Giuliani e curatrice della seconda giornata di studi sugli scrittori piemontesi che si terrà sabato 12 novembre 2016 proprio nella capitale spumantiera.

Le abbiamo chiesto alcune anticipazioni in merito. “Tenendo conto che il tema di quest’anno di Classico è la traduzione, il Prof. Giuseppe Polimeni ed io abbiamo pensato di avvicinarci alla figura, in parte sconosciuta, di uno scrittore piemontese delle nostre zone: nato nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in provincia di Alessandria.
Domenicano, si dedicò ad un intensa attività mondana e cortigiana nei circoli umanistici della città di Milano.

Nel 1550 divenne vescovo di Agen. Da quell’anno non si hanno più notizie. Probabilmente morì in Francia nel 1561.
Scrisse soprattutto novelle che ebbero molto successo in Inghilterra probabilmente William Shakespeare conobbe la traduzione francese delle novelle di Bandello, da cui trasse il soggetto per le commedie Molto rumore per nulla e la Dodicesima Notte. Anche la tragedia Romeo e Giulietta si ispirerebbe ad un testo di Bandello.

Non sappiamo ancora come sarà organizzata la giornata di studi. Speriamo di avere nuovamente l’importantissimo Patrocinio dell’Accademia della Crusca e di quello del Provveditore ,della Provincia e, naturalmente, del Comune e della Biblioteca di Canelli nonché delle varie Associazioni culturali canellesi.
Ancora una volta punteremo sulle scuole della provincia e no, particolarmente quelle ad indirizzo linguistico, perché pensiamo che per loro potrebbe essere interessante un coinvolgimento nella giornata per approfondire il concetto di traduzione.

Nella seconda parte stiamo pensando ad un discorso più accademico con importanti nomi del panorama universitario italiano.
Nel corso della giornata, verrà presentata l’Antologia su G. B. Giuliani che sto scrivendo per la Casa Editrice Franco Angeli di Milano. Attraverso pagine scelte dell’autore cercherò di far comprendere perché la sua figura risultò così importante a fine Ottocento nel campo degli studi danteschi e della Lingua Italiana, ma tenterò anche di far uscire fuori l’uomo, il politico, il canellese che c’era in lui.

Sono molto contenta del lavoro che sto facendo e mi auguro che il mio lavoro di ricerca minuziosa in giro per gli archivi e le biblioteche d’Italia possa servire a chi vorrà avvicinarsi a questa figura.
La mia speranza è che presto a Canelli si possa creare un centro studi dedicato a G. B. Giuliani dove si possano consultare le sue opere più importanti, reperire informazioni, organizzare dibattiti e incontri incentrati su di lui.”