Un folto pubblico ha gremito il Teatro Don Bosco di Canelli venerdì 27 gennaio, per assistere alla rappresentazione teatrale della Favola di Natale di Guareschi interpretata dagli studenti delle scuole canellesi. nel Giorno della Memoria.
Le letture, le interpretazioni di alcune scene del racconto, alternate da musiche e canto, sono state accompagnate dalla proiezione di alcune vignette e versi dello stesso scrittore italiano.
L’intera platea ha partecipato vivamente allo spettacolo, accompagnando il ritmo di alcuni brani musicali e con applausi a scena aperta. Un efficace incoraggiamento per gli allievi che si sono esibiti sul palco e che per mesi hanno provato a cimentarsi nei panni di attori.
I ragazzi hanno realizzato anche tutti i complementi scenici e gli accessori costumistici, dagli alberi di cartone dipinto, alle fantasiose maschere di api, passerotti, cornacchie e angeli motorizzati (tutto in materiale cartaceo riciclabile). Il messaggio educativo, insieme all’insegnamento che ancora oggi fornisce Guareschi con la sua genialità poetica ed estro artistico, è stato ribadito con le sue parole lette a fine serata “Esco da questa guerra senza nastrini e senza medaglie, ma vittorioso perché, nonostante tutto e tutti, sono riuscito a passare attraverso questo cataclisma senza odiare nessuno”.
La serata è stata organizzata dall’Associazione canellese “Memoria viva”, con il patrocinio del Comune, la collaborazione dell’Istituto Superiore Artom e l’Istituto Comprensivo Carlo Gancia di Canelli, presieduto dalla dott.ssa Palmina Stanga.
L’esperienza di Guareschi ha costituito il tema centrale della serata.
Leggendo le pagine di Giovannino Guareschi forse ci si può stupire del fatto che lo scrittore era stato internato in vari campi di concentramento tedeschi. Nel grigiore dell’orrore, quest’uomo aveva scritto diari, composto favole teatrali, disegnato immagini che, ironizzando sottilmente sul nemico, avevano saputo confortare i compagni di sventura, aprendo il loro sguardo al futuro.
Numerosissimi i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori di Canelli, guidati dai loro Insegnanti (Balbo, Barbero, Barello, Barisone, Basile, Calosso, Coccimiglio, Grappiolo, Martinetto, Ostanel, Parodi, Prendin, Tosti), che hanno saputo creare un clima sereno e coinvolgente, pur trattando temi drammatici e momenti in cui uomini hanno rinchiuso milioni di altri uomini, senza riuscire però a imprigionare i loro sogni.
In un disegno fatto nel campo di concentramento, Guareschi immagina già il suo futuro. Sul suo esempio, l’Associazione Memoria Viva, che ha promosso l’iniziativa (in collaborazione con: Unitré Nizza-Canelli, Azione Cattolica, Nuovo Cinema Canelli, l’Israt, Biblioteca Civica, ex Allievi Salesiani, Marcello Manzo per il service), si augura che i ragazzi si portino dentro la stessa forza morale di Guareschi, credendo fortemente nella pace piuttosto che nella guerra.